Il tuo sepolcro la nostra alcova (Beyond the Omega) (2020)

IL TUO SEPOLCRO, LA NOSTRA ALCOVA (BEYOND THE OMEGA) (2020)

Con questo film scritto e diretto da Mattia De Pascali e interpretato da Lorenzo Lepori siamo di fronte a quella che forse è tra le pellicole più estreme e morbose mai prodotte in Italia.
Sinossi: Aristodemo è un timido ragazzo che fa il traduttore per lavoro Alla vigilia del matrimonio un maniaco uccide la sua compagna, Aristodemo cerca conforto in una bambola ad altezza naturale iniziando così un viaggio attraverso la sua follia interiore.

Quello che colpisce, oltre all’ottima prova di Lorenzo Lepori, è la fotografia, davvero stupenda e curata nei minimi dettagli, cosa che si nota raramente nelle produzioni indipendenti.
Un film ben diretto che trae ispirazione dai capolavori italiani anni 70/80, come si può notare anche dal titolo, e di cui consiglio la visione.
Per quanto mi riguarda, uno dei migliori film usciti nel 2020, e nonostante stiamo parlando di cinema indipendente, questo film meritava di passare prima nelle sale.
Il film è distribuito in dvd e bluray dalla home movies / Digitmovies.

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Pubblicato in origine su facebook il 21 novembre 2020

Come una crisalide (2009)

COME UNA CRISALIDE (2009)

“Come una crisalide” è un film scritto e diretto da Luigi Pastore, qui al debutto anche come produttore, nonché ideatore e direttore artistico dell’Italian horror fest, che, dal 2010, si svolge ogni anno in provincia di Roma.
Sinossi: Dopo una seduta analitica, una psicologa consiglia al suo paziente un ricovero in una clinica specializzata. Questa decisione scatenerà la follia omicida di questo misterioso individuo. L’abbandono sarà il fulcro della sua furia omicida con il quale si porterà dietro una lunga scia di sangue accompagnato dalla sua videocamera con la quale riprende i suoi stati d’animo, ma il casuale incontro con Lisa darà ancora un filo di speranza e amore nella sua vita.

Un film indipendente realizzato con un badget di appena 30000 euro scritto e sceneggiato da Luigi Pastore e Antonio Tentori con la partecipazione, per gli effetti speciali, di Sergio Stivaletti e dei Daemonia di Claudio Simonetti autori della colonna sonora. I Daemonia, tra l’altro, fanno la loro apparizione durante una scena girata in un locale.
Il film funziona bene con un’ottima regia e fotografia, le scene degli omicidi sono spietate e tutte ben girate. Il film crea atmosfere che ricordano molto i primi lavori del maestro Dario Argento, il quale, tra l’altro, si è espresso con parere molto positivo verso questa pellicola.

Curiosità: quasi tutto il cast è stato scelto tramite internet dando così la possibilità a molti ragazzi di poter lavorare per la prima volta sul set.
Nella sezione extra del dvd è presente un bellissimo documentario che spiega la realizzazione di questa pellicola con interviste e tanto altro.

In conclusione: “Come una crisalide” segna un ottimo debutto del regista Luigi Pastore, il quale dimostra con questa sua prima opera devozione e passione per il genere horror con molte idee interessanti anche per il futuro.

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Pubblicato in origine su facebook il 15 novembre 2020

Wax – Il museo delle cere (2014)

WAX – IL MUSEO DELLE CERE (2014)

“Wax” è una produzione spagnola a basso budget diretto da Victor Matellano, un regista che si è fatto poi conoscere nel cinema indipendente grazie alle successive pellicole: “Vampyres” (2015) e “Stop over in hell” (2016).

Sinossi: Il giovane giornalista Mike accetta l’invito a trascorrere una notte all’interno di uno spettrale museo delle cere, armato di videocamera inizia così ad esplorare il museo.
Credendo di essere solo, Mike ben presto dovrà fare i conti con la presenza del sadico Dottor Knox, un chirurgo cannibale che vive nei sotterranei del museo.

Il film è girato in stile mockumentary con delle ottime sequenze e l’ambientazione nel museo, davvero inquietante, cattura l’attenzione dello spettatore ad ogni inquadratura.
Jimmy Shaw, l’attore che impersona il giovane Mike, risulta abbastanza convincente nella sua parte così come Jack Taylor che interpreta il sadico dottor Knox.
In giro nel web leggo molte critiche, a mio avviso ingiuste, da parte del pubblico. Ritengo infatti il film un buon prodotto che va visto considerando il basso budget a disposizione del regista.

Il film è disponibile in streaming su HOD TV.

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Pubblicato in origine su facebook l’11 ottobre 2020.

Laid to rest (2009)

LAID TO REST (2009)

“Laid to rest” è un film slasher del 2009 diretto da Robert Green Hall e racconta la storia di una ragazza che si sveglia dentro una bara, con una brutta ferita alla testa e una forte amnesia. Una volta uscita dalla bara scopre che è stata vittima di un rapimento e dandosi alla fuga sarà perseguitata da un sadico maniaco con il volto coperto da una maschera di ferro, lui è “Chromeskull”.
La ragazza durante la sua fuga metterà in serio pericolo tutte le persone a cui chiederà aiuto.
Il film è diretto molto bene da Robert Green Hall, le scene splatter sono davvero notevoli e di una violenza inaudita. “Chromeskull” è un personaggio cattivo che funziona e non è banale come molti villain visti in tempi recenti.

Un cast di tutto rispetto in cui segnalo Sean Whalen (Roach nel film “La casa nera” di Wes Craven) Lena Headey (protagonista nella serie tv “Il trono di spade”), Richard Lynch e Johnathon Schaech.

In conclusione: un film a basso budget che convince e vi terrà incollati allo schermo per tutta la sua durata grazie alla bravura del regista e a quella degli attori.
Un film che sono sicuro farà impazzire tutti i fans degli slasher-movies, complice uno dei migliori villain arrivati in tempi recenti in Italia.
Il film è disponibile alla visione su HOD TV e tra pochi giorni arriverà su questa piattaforma anche il sequel dal titolo “Chromeskull: Laid to rest 2” dove scopriremo qualcosa di più su questo fantastico personaggio.

Il film è disponibile in streaming su HOD TV.

Pubblicato in origine su facebook il 21 ottobre 2020

The shattering (2015)

THE SHATTERING (2015)

“The shattering” è un film del 2015 diretto da Jason Boritz (regista anche di Amy Winehouse: Fallen star).
Come facile intuire dal poster, il film è ambientato totalmente in una foresta montana e racconta la storia di un gruppo di ragazzi in viaggio durante la notte per recarsi ad un appuntamento ed incontrare una specie di “guaritore” che possiede un siero per far guarire Lucy da un tumore.
Ma durante il viaggio un misterioso esplosivo li blocca in mezzo al nulla. Quando l’autista scende per controllare viene brutalmente assassinato e trascinato via da una misteriosa creatura. I ragazzi in preda al panico fuggono nel bosco tra ululati e forze militari per rifugiarsi in una casa di montagna.
Una volta che si sentono al sicuro l’incubo incombe.

Il film è pieno di buone idee che ti tengono incollato al video in attesa di un qualcosa che potrebbe lasciare a bocca aperta ma che in realtà non arriverà mai.
Purtroppo il film è penalizzato dalla mediocre prova del protagonista (Chris Jarvis) e si regge in piedi per l’ottima recitazione degli altri due attori protagonisti Liam McMahon ed Elizabeth Anweis e da l’ottima fotografia.
In conclusione non è un film da buttare anche se la sceneggiatura sa già di visto e si regge in piedi solo grazie ai due attori sopracitati e un ambientazione fantastica.

Il film è disponibile in streaming su HOD TV.

Pubblicato in origine su facebook il 28 agosto 2020

Viaggio allucinante (1966)

VIAGGIO ALLUCINANTE (1966)

“Viaggio allucinante” è un film di fantascienza diretto da Richard Fleisher con la sceneggiatura basata sul romanzo omonimo di Otto Klement e Jerome Bixby.

Trama: Stati Uniti e Unione sovietica hanno messo in pratica una tecnologia rivoluzionaria che permette di ridurre le dimensioni di qualsiasi oggetto ma solo per un tempo limitato di 60 minuti. Jan Benes è uno scienziato operante oltre la cortina di ferro che ha scoperto come ridurre gli oggetti in modo illimitato e grazie alla Cia riesce a fuggire in occidente. Ma durante il suo viaggio negli Usa rimane coinvolto in un attentato e cade in coma a causa di un embolo celebrale.
Il governo americano vuole salvarlo a tutti i costi per poter metter mano sulla scoperta di Jan.
Per eseguire l’intervento viene miniaturizzato un sommergibile con all’interno un team di scienziati e chirurghi affiancati dall’agente Grat e in seguito iniettato nell’arteria corotide di Benes ma hanno a disposizione solo 60 minuti per trovare e rimuovere l’embolo prima che il sommergibile inizi ad ingrandirsi e sia di conseguenza distrutto dal sistema immunitario di Benes.

E’ l’inizio così di una fantastica avventura all’interno del corpo umano dove non mancheranno colpi di scena e immagini mozzafiato, se contiamo i pochi mezzi a disposizione in quel periodo il tutto risulta veramente incredibile e spettacolare già dalle prime immagini nei laboratori sotterranei.
Il film funziona sotto ogni aspetto grazie ad un’ottima regia, a un grande lavoro di montaggio e a una fotografia eccelsa che gli fece ottenere la candidatura all’oscar per la miglior fotografia. Il film vinse comunque due premi oscar: uno per i migliori effetti speciali e uno per la scenografia.
Mi viene da pensare come mai ai giorni d’oggi a nessuno è venuto in mente di farne un remake, chissà cosa uscirebbe fuori con le moderne tecnologie.
Un capolavoro che non può mancare nella collezione di ogni amante dei film di fantascienza, da un paio di anni è uscita una nuova versione in dvd rimasterizzata in alta definizione a cura della A & R productions. 

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Pubblicato in origine su facebook il 3 ottobre 2020

Zombi – Dawn of the dead (1978)

Pubblicato in origine su facebook l’8 novembre 2020 (Dani Ironfist)

ZOMBI – DAWN OF THE DEAD (1978)

Nel 1968 George Romero ha inventato lo zombi moderno in quel capolavoro dal titolo “La notte dei morti viventi”, un film dai risvolti drammatici con una forte denuncia verso la società americana.
Dopo tre ottime pellicole che hanno incassato poco Romero torna alla sua creatura e, aiutato dal suo amico Dario Argento, scrive la sceneggiatura per questo incredibile sequel, che lo dico da subito, per me è un grandissimo capolavoro, il mio horror preferito di sempre!

“Quando non ci sarà più posto all’inferno i morti cammineranno sulla terra”
Sinossi: il mondo è ormai invaso dai morti viventi e un gruppo di sopravvissuti in fuga si rifugia all’interno di un centro commerciale ma quello che sembra un paradiso ben presto si trasformerà in un inferno.


Romero mette ancora al centro il fattore socio-politico con una denuncia verso il razzismo e il consumismo della società americana.
Il tema razziale è molto forte, soprattutto all’inizio del film, quando gli Swat fanno irruzione in un palazzo e ne esce fuori una carneficina di neri e portoricani. Altra scena cardine è quella in cui i quattro protagonisti sorvolano con l’elicottero le colline mostrando numerosi redneck che, intenti a sparare agli zombi tra birre e pizza, danno sfogo alla loro grande voglia di uccidere, proprio come nel finale de “La notte di morti viventi”. Scelta molto forte è, inoltre, quella di fare interpretare, di nuovo, il ruolo di protagonista a un attore di colore, cosa ancora inusuale in quel periodo.
Altro tema cardine del film è il consumismo. I nostri rifugiatosi nel centro commerciale trovano il paradiso e saccheggiano negozi di armi, cibo, abbigliamento e si divertono come bambini in sala giochi. Nel frattempo, gli zombi, asserragliati all’esterno, tentano l’irruzione guidati dall’istinto che li conduce verso un luogo per loro importante quando erano in vita. Anche in questo caso Romero la tocca piano denunciando il fatto che gli umani sono i veri zombi assetati da questa mania di consumismo.
Proseguendo con il film, a differenza de “La notte dei morti viventi”, si arriverà poi alla conclusione che il vero nemico non sono solo i morti viventi ma il genere umano, infatti gli zombi non saranno l’unica minaccia per i nostri quattro protagonisti.


Un film incredibile per messinscena, una regia strepitosa per inquadrature e movimenti della macchina da presa, una fotografia notevole, una colonna sonora dei Goblin di altissimo livello e con gli effetti speciali e il trucco di Tom Savini davvero devastanti.

“Zombi – Dawn of the dead” è probabilmente il film più famoso di George Romero e se non l’avete mai visto sinceramente non riesco a capire come avete fatto a vivere senza fino ad oggi.

Un capolavoro immenso che vi consiglio di vedere anche la versione Usa, che dura 40 minuti di più e dove non ha messo mano Dario Argento.

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Fog (1980)

FOG (1980)


“Fog” è uscito nel 1980 ed è stato diretto dal grande John Carpenter, scritto in collaborazione con Debra Hill arriva due anni dopo lo strepitoso successo di “Halloween”.
Per questo erano molto alte le aspettative ma John Carpenter non si fece spaventare neanche dal basso budget e oggi è da molti considerato tra i suoi migliori film nonostante non viene quasi mai citato tra le pietre miliari della sua filmografia.
Il film racconta la storia di San Antonio bay, una cittadina che si appresta a festeggiare il centenario della fondazione. Quando scocca la mezzanotte del 21 Aprile (giorno del centenario) iniziano ad accadere fenomeni strani come elettromagnetismo, lo sterminio dell’equipaggio di un peschereccio avvolto da una strana nebbia e il ritrovamento di un vecchio diario da parte del parroco del paese.
Durante la giornata i preparativi per il centenario vanno avanti ma la maledizione incombe.
Il film è un crescendo di tensione dai racconti del vecchio marinaio in spiaggia all’inizio del film fino al colpo di scena finale, con la nebbia antagonista durante il film.

Curiosità: Nel cast troviamo molti volti noti del periodo e che hanno già lavorato con John Carpenter: Jamie Lee Curtis, già protagonista nel film “Halloween – la notte delle streghe”, Adrienne Barbeau (all’epoca moglie di John Carpenter) che ritroveremo poi nel film “1997 – fuga da New York”. Da segnalare anche la presenza nel cast di Tom Atkins protagonista di molti film horror/action negli anni 80 e di Janet Leigh, nota al pubblico per aver interpretato Marion Crane nel leggendario “Psycho” di Alfred Hitchcock.
Su ammissione dello stesso regista, John Carpenter e Debra Hill trassero ispirazione per il soggetto dal film “I mostri delle rocce atomiche” del 1958.
Cosa vi devo dire ancora? Se non avete mai visto questo film dovete rimediare assolutamente, tra l’altro vi segnalo che è da poco uscita una bellissima versione home video che contiene sia il dvd che il bluray.

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Pubblicato in origine su facebook il 19 agosto 2020

Suspiria (2018)

SUSPIRIA (2018)

Ammetto che quando è stato annunciato questo film di Luca Guadagnino ero molto scettico per due motivi, uno perché il regista in questione veniva da filmetti scarsi tipo “Melissa P”, due perché il “Suspiria” di Dario Argento è per me un capolavoro impossibile da eguagliare.


Invece il buon Luca che fa? Ci regala un film stratosferico e dal film di Dario Argento ne prende solo il soggetto.
La storia vede protagonista Susie Bannon (interpretata da un’ottima Dakota Johnson) che si trasferisce a Berlino nella famosa scuola di ballo Markos Tanz durante “l’autunno tedesco”, un periodo storico funestato da attentati terroristici.

Susie, dotata di grande talento, riesce da subito ad attirare l’attenzione di Madame Blanc (interpretata da un’eccezionale Tilda Swinton) ma ben presto si accorgerà che la scuola nasconde una congrega di streghe devote a Helena Markos, una delle tre madri, ovvero Mater Suspiriorum.

Il film, diviso in sette atti, risulta fin da subito diretto con maestria e la fotografia cupa rende al meglio le atmosfere che pervadono tutto il film rendendolo potente e incredibile a livello visivo.
Tutti gli attori si immedesimano nelle loro parti in maniera eccezionale e grazie anche alla splendida colonna sonora di Thom York, il film non annoia mai durante i sette atti sfociando nel finale in un tripudio di splatter e malvagità.
Nel cast troviamo tra l’altro anche Jessica Harper, indimenticabile protagonista del “Suspiria” argentiano.
In conclusione Luca Guadagnino sorprende tutti e ci regala uno dei migliori film degli ultimi 20 anni, senza se e senza ma.

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Pubblicato in origine su facebook il 26 settembre 2020

La notte dei morti viventi (1968)

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (1968)

Ieri sera ho avuto il piacere di partecipare alla prima giornata del “Bridge film festival” a Verona e l’occasione era troppo ghiotta per mancare. La serata prevedeva infatti una retrospettiva dedicata a George A. Romero e la proiezione sul grande schermo del cult restaurato in HD “La notte dei morti viventi”, in una bellissima e suggestiva location, il Bastione di San Bernardino.
Cosa si può dire di questo capolavoro? La trama spero che la conosciate tutti.

Barbra e il fratello Johnny si recano a far visita alla tomba della madre quando ad un certo punto Barbra viene aggredita da uno strano signore che, nonostante le movenze lente e impacciate, uccide Johnny. Barbra fugge per i campi e si nasconde in una casa abbandonata dove viene raggiunta da Ben. Grazie al suo sangue freddo Ben costruisce una barricata contro questi mostri.
Mentre la casa viene circondata tramite la radio e la tv scoprono che i morti tornano in vita per nutrirsi di altri uomini a causa di presunte radiazioni emanate da una sonda sperimentale di ritorno da Venere. Ben dovrà fare i conti anche con l’ostilità di Harry Cooper che si era nascosto con la famiglia e altre due persone nella cantina della casa. Ben, nonostante l’ostilità di Harry, combatte tutta la notte fino al tragico finale.
Il film, girato molto bene con una buona prova degli attori, è un crescendo di tensione e non sente per niente il peso della sua età, un film datato ma ancora attuale per il messaggio di fondo.
Nel corso degli anni sono state date molte interpretazioni a questo film, per alcuni è una metafora sulla guerra fredda con gli zombi inviati dai sovietici per sterminare gli americani. Per molti è un film che nasconde altre tematiche di attualità come la libertà di possedere armi e il razzismo, non a caso come protagonista è stato scelto un attore di colore (Duane Jones), cosa inusuale per quel periodo.


“La notte dei morti viventi” è stato il primo lungometraggio diretto da George A. Romero che in origine doveva intitolarsi “Night of the flesh eaters” poi cambiato perché simile al film di Jack Curtis del ’64 “The flesh eaters”.
Il film dal basso budget (poco più di 100000 dollari) fu girato con un cast di giovani attori sconosciuti, amici e un nutrito gruppo di comparse, dei normali cittadini selezionati nel paese dove sono state girate le riprese.
William Hinzman, che nella scena iniziale al cimitero, interpreta il primo zombi della storia del cinema apparso in un lungometraggio, ha lavorato con Romero anche in altri film, “La stagione della strega” (1972) e “La città verrà distrutta all’alba” (1973)
Visto il basso budget alcuni attori si occuparono anche di altro, ad esempio Karl Hardman (nel film Harry Cooper) si occupava anche del trucco. Inoltre, non disponendo di molti mezzi, si sono dovuti ingegnare nel trovare soluzioni alternative, ad esempio per il sangue fu usato del succo di frutti bosco misto a cioccolato.
Inizialmente Romero voleva girare il film a colori in 16 mm, ma dato il basso budget preferì girarlo in 35 mm in bianco e nero utilizzando i soldi avanzati per comprare altri metri di pellicola.
Il film alla sua uscita negli USA era stato vietato ai minori di 18 anni per le scene troppo truculente per l’epoca ma fu comunque un grande successo e incassò oltre il doppio di quello che è costato, arrivato in Italia nel 1971 fu uno dei maggiori successi della stagione.
Il film è un capolavoro immortale così come i successivi film di Romero appartenenti alla tetralogia dei morti viventi. Zombi (Dawn of the dead)” del 1978, “Il giorno degli zombi (Day of the dead)” del 1985 e “La terra dei morti viventi (Land of the dead)” del 2005.

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Pubblicato in origine su facebook il 14 settembre 2020