La maledizione della Queen Mary (2023)

Articolo a cura di The Crystal Lake Girl

⚠️ Attenzione! La seguente recensione potrebbe contenere tracce di spoiler! ⚠️

LA MALEDIZIONE DELLA QUEEN MARY (2023)

A circa sei mesi dalla uscita nelle sale, e dal suo totale passaggio, quasi in sordina (voi ne avete sentito parlare molto dopo i primi spot pubblicitari per le sale? Io no, anzi me ne ero quasi dimenticata l’esistenza.

“La Maledizione della Queen Mary” di Gary Shore approda su Sky cinema/Now tv, così, decido finalmente di visionarlo.

La storia prende a piene mani dalle leggende sulla nave, che è reale esiste ed è stata in

attività dalla fine degli anni 30 fino alla fine dei 60, con una parentesi attiva anche durante la

guerra, dove era stata adibita al trasporto di soldati per un certo periodo.

Ora è ormeggiata a Long Beach, dove riposa in forma di attrazione per i turisti con hotel e ristoranti annessi.

I diversi incidenti e morti accadute hanno contribuito ad alimentare la leggenda dell infestazione di ogni tipo dai soldati ai membri dell’equipaggio, fino ad alcuni sfortunati passeggeri.

In questo film vediamo, attraverso due linee temporali, cosa ha provocato l’inizio delle leggende e poi qualcosa che sta succedendo invece ai giorni nostri. Halloween 1938: sulla Queen Mary si sta festeggiando e una famiglia di artisti composta da David, Gwen e la piccola Jackie, si è introdotta in prima classe per consentire alla figlia di farsi notare da vari registi presenti sulla nave. Dopo essere stati scoperti ritornano in terza classe, ma David si intrattiene gironzolando e, al suo ritorno in cabina è inspiegabilmente colpito da un raptus omicida. Con un’ascia, infatti massacra la famiglia e altre persone, provocando un gran subbuglio.

Giorni nostri: La famiglia Caulder sale sulla nave con l’intento di chiedere il permesso di scannerizzarne gli ambienti per poi creare un libro interattivo. Il figlio della coppia ha un incidente mentre fa il Ghost tour, ma tutto sembra ok.

I due genitori però si ripresentano con la scusa di finire il lavoro invece sono alla ricerca dello spirito figlio, che pare sia intrappolato sulla nave.

Da questo momento passato e presente si intrecciano spaventosamente. Sembra che possa tutto funzionare: un’antica maledizione, spiriti e sangue a profusione. Invece il film di Gary Shore è un groviglio nel quale non si vorrebbe restare incastrati.

Ok ai flashback, ma sono inseriti troppo e troppo sono alternati col presente. Ad un certo punto bisogna essere ben concentrati per capire bene. Anche se in fondo non è così difficile. Tutta questa confusione non serve, e non aiuta il film a sollevarsi o ad assomigliare meno ai soliti prodotti.

Ecco perché tirando le somme, La maledizione della Queen Mary non spicca, ma resta lì ormeggiata in un angolo. Peccato perché, come in molti casi il potenziale c’è. È sfruttabile, bastava solo cercare essere meno sofisticati e più semplici stavolta.

Non il peggiore del 2023, ma nemmeno notevole.

Beyond the horror è un blog per chi ama il cinema con grande rispetto verso i nostri followers e sostenitori, seguiamo spesso festival, cineforum, rassegne e molto altro con lo scopo di divulgare la cultura e i valori della settima arte. Se ti piace il nostro lavoro unisciti agli amici di Beyond the horror.

© Beyond the Horror Blog 2024