Zombi – Dawn of the dead (1978)

Pubblicato in origine su facebook l’8 novembre 2020 (Dani Ironfist)

ZOMBI – DAWN OF THE DEAD (1978)

Nel 1968 George Romero ha inventato lo zombi moderno in quel capolavoro dal titolo “La notte dei morti viventi”, un film dai risvolti drammatici con una forte denuncia verso la società americana.
Dopo tre ottime pellicole che hanno incassato poco Romero torna alla sua creatura e, aiutato dal suo amico Dario Argento, scrive la sceneggiatura per questo incredibile sequel, che lo dico da subito, per me è un grandissimo capolavoro, il mio horror preferito di sempre!

“Quando non ci sarà più posto all’inferno i morti cammineranno sulla terra”
Sinossi: il mondo è ormai invaso dai morti viventi e un gruppo di sopravvissuti in fuga si rifugia all’interno di un centro commerciale ma quello che sembra un paradiso ben presto si trasformerà in un inferno.


Romero mette ancora al centro il fattore socio-politico con una denuncia verso il razzismo e il consumismo della società americana.
Il tema razziale è molto forte, soprattutto all’inizio del film, quando gli Swat fanno irruzione in un palazzo e ne esce fuori una carneficina di neri e portoricani. Altra scena cardine è quella in cui i quattro protagonisti sorvolano con l’elicottero le colline mostrando numerosi redneck che, intenti a sparare agli zombi tra birre e pizza, danno sfogo alla loro grande voglia di uccidere, proprio come nel finale de “La notte di morti viventi”. Scelta molto forte è, inoltre, quella di fare interpretare, di nuovo, il ruolo di protagonista a un attore di colore, cosa ancora inusuale in quel periodo.
Altro tema cardine del film è il consumismo. I nostri rifugiatosi nel centro commerciale trovano il paradiso e saccheggiano negozi di armi, cibo, abbigliamento e si divertono come bambini in sala giochi. Nel frattempo, gli zombi, asserragliati all’esterno, tentano l’irruzione guidati dall’istinto che li conduce verso un luogo per loro importante quando erano in vita. Anche in questo caso Romero la tocca piano denunciando il fatto che gli umani sono i veri zombi assetati da questa mania di consumismo.
Proseguendo con il film, a differenza de “La notte dei morti viventi”, si arriverà poi alla conclusione che il vero nemico non sono solo i morti viventi ma il genere umano, infatti gli zombi non saranno l’unica minaccia per i nostri quattro protagonisti.


Un film incredibile per messinscena, una regia strepitosa per inquadrature e movimenti della macchina da presa, una fotografia notevole, una colonna sonora dei Goblin di altissimo livello e con gli effetti speciali e il trucco di Tom Savini davvero devastanti.

“Zombi – Dawn of the dead” è probabilmente il film più famoso di George Romero e se non l’avete mai visto sinceramente non riesco a capire come avete fatto a vivere senza fino ad oggi.

Un capolavoro immenso che vi consiglio di vedere anche la versione Usa, che dura 40 minuti di più e dove non ha messo mano Dario Argento.

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