Le cinque chiavi del terrore (1965)

Articolo a cura di The Crystal Lake Girl

LE CINQUE CHIAVI DEL TERRORE (1965)

1965: Freddie Francis dirige “Le 5 chiavi del terrore” horror antologico tra i tanti dell’epoca.

 Tra la metà degli anni 60 ed i 70 infatti (ma anche dopo e prima eh!) abbiamo un bel numero di film horror antologici davvero validi.

“Le 5 chiavi del terrore” è tra quelli che più apprezzo.

 Prodotto dalla Amicus,  casa cinematografica inglese, rivale dell’Americana Hammer,  la pellicola vede diversi protagonisti famosi e molto rodati nel panorama horror, ma anche giovani che diventeranno star internazionali poi. Su tutti Peter Cushing e Christopher Lee, qui davvero sopra ogni altro attore. Ma anche Michael Gough, che i più conoscono per essere l’Alfred dei Batman di Tim Burton e Joel Schumacher, ma che all’epoca era un habitué del panorama horror.

 La giovane star invece è Donald Sutherland, davvero giovane e “puccioso”.

Cinque uomini si ritrovato tutti sulla carrozza di un treno, diretti presumibilmente nello stesso posto.

 Sale poi un sesto passeggero, tale Dr. Shock, un cartomante che desta subito sentimenti diversi tra i cinque. Shock si offre di leggere le carte ad ogniuno di loro e così ogni lettura sarà una storia a non lieto fine.

 Il finale vero e proprio poi sarà svelato solo negli ultimi minuti del film, dove i destini dei cinque passeggeri sono inevitabilmente legati.

Bello tra i tanti dell’epoca, anche se non tutti gli episodi hanno lo stesso impatto. In questi cinque incubi abbiamo a che fare con licantropi (il primo episodio è molto gotico e anche abbastanza prevedibile), piante che prendono coscienza e vogliono conquistare il mondo, riti voodoo (forse il meno accattivante questo segmento, ma comunque atto a portarci verso gli altri) vendette tra rivali e vampiri.

 Insomma un bell insieme di elementi tipici dell’horror old style e gotico.

 I primi episodi, come solito, fanno da antipasto e man mano si va al sodo. I migliori sono sicuramente gli ultimi due, dove abbiamo Christopher Lee nei panni di un critico d’arte vendicativo e nell’altro il giovanissimo, già citato Donald Sutherland, marito a sua insaputa di una affascinante vampira.

 Il tutto condito con gli intermezzi del Dr Shock, un come al solito, ottimo Peter Cushing, che ci regala un personaggio a mio avviso sottovalutato, anche perché ha davvero uno spazio limitato nel film.

In conclusione si va sempre, o quasi sul sicuro con questo tipo di prodotti, tante storie portano sempre curiosità sul “cosa accadrà nel segmento dopo”, e sicuramente non annoiano.

Super consigliato!

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