Articolo a cura di The Crystal Lake Girl
OMEN – L’ORIGINE DEL PRESAGIO (2024)
⚠️Attenzione. la recensione potrebbe contenere tracce di spoiler sulla trama ⚠️
Ed eccoci all’ennesimo prequel e, all’ennesimo film demoniaco con suore che promettono notti insonni a chi si azzarderà a darci un’occhiata.
Premesse non troppo buone dite? Forse stavolta no.
È in sala in questi giorni “Omen – L’origine del presagio”, prequel del cult di metà anni 70 “Omen – Il presagio” di Richard Donner . Il film è diretto dalla regista Arkasha Stevenson, qui al suo primo film “importante”.
Nel cast troviamo la giovane, e semi sconosciuta, Nell Tiger Free e altri molto più conosciuti come Charles Dance, qui solo in un cameo ad inizio film, l’attore Inglese Ralph Ineson, Sonia Braga e Bill Nighy.
La giovane novizia Margaret, viene chiamata a Roma per prestare servizio in un orfanotrofio nel periodo prima la presa dei voti per diventare suora. L orfanatrofio è costituito interamente da bambine e le suore, aiutano anche alcune ragazze madri nel momento del parto.
Margaret nota subito una ragazzina, Carlita, ritenuta ostile e dai comportamenti violenti. La ragazzina viene infatti spesso messa in isolamento.
Margaret viene poi avvicinata da Padre Brennan, un sacerdote che le confida il terribile segreto nascosto nell orfanatrofio : alcuni ecclesiastici starebbero tentando di portare il figlio di Satana sulla terra, per poter riavvicinare i fedeli che stanno perdendo convinzione nella chiesa.
Margaret crede di avere a che fare con un pazzo, ma poi, dopo alcuni accadimenti piuttosto inquietanti, si convince ad indagare e aiutare Padre Brennan. Scoprirà così che Carlita sembra essere coinvolta, suo malgrado, nel complotto, e quindi cercherà di capire come fermare tutto e salvarla.
Arkasha Stevenson dirige un film ben costruito, dalla storia, allo svolgimento, che non risulta monotono ed è ben girato, ben recitato e anche ottimamente fotografato.
L’uso moderato del jumpscare, un paio, che risultano anche efficaci, e la costruzione della tensione, sono sicuramente di livello superiore rispetto ai soliti film che siamo abituati a vedere molto spesso negli ultimi tempi.
Ci sono poi diverse citazioni “gustose”, che i fan più accaniti del genere sicuramente apprezzeranno. Una di esse poi è davvero inaspettata, ma davvero molto gradita e ottimamente inserita nel contesto.
Anche il comparto sonoro è estremamente gradevole ed incisivo, e va a completare una confezione davvero notevole.
Il cast poi si comporta egregiamente, a partire da Nell Tiger Free, convincente nella sua titubanza a credere subito agli eventi che la circondano. Nel complesso però, ogni personaggio si ritaglia un suo spazio, non resta anonimo e dimenticato.
Siamo quindi pronti a scoprire come il figlio di Satana ha potuto prendere sembianze umane e venire sulla terra, grazie ad un prodotto di buonissimo livello, degno e rispettoso nei confronti di uno degli horror più importanti degli anni 70.
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