Il mondo dietro di te (2023)

Articolo a cura di Dani Ironfist & Frina

IL MONDO DIETRO DI TE (2023)

“Il mondo dietro di te” è un film del 2023 del regista statunitense Sam Esmail, conosciuto per i film “Comet” (2014) e, soprattutto, per essere il creatore della serie tv “Mr. Robot” (2015) e prodotto da Netflix.

Il film comprende un cast d’eccezione: Julia Roberts, Ethan Hawke, Mahershala Ali e Kevin Bacon che andrà ad aggiungere al film un valore aggiunto, soprattutto per la splendida prova di Julia Roberts. Prodotto da Barack e Michelle Obama, “Il mondo dietro di te” è il film apocalittico perfetto per il periodo nel quale stiamo vivendo. Ma andiamo con ordine perché qui le cose da dire e su cui riflettere sono molte.

Basato sull’omonimo romanzo di Rumaan Alam del 2020, “Leave the World Behind” vede Amanda Sanford (Julia Roberts), una pubblicitaria stressata dal lavoro e ormai insofferente alla gente, affitta online un appartamento per trascorre una breve vacanza con la sua famiglia composta dal marito Clay (Ethan Hawke) e i due figli Rose (Farrah Mackenzie) e Archie (Charlie Evans).

Appena arrivati però notano che non funzionano la rete wi-fi e la televisione. Durante la notte bussa alla porta G. H. Scott (Mahershala Ali) con la figlia Ruth (
Myha’la Herrold). Scott afferma di essere il proprietario della casa e chiede di potersi fermare per la notte insieme alla figlia poiché si trovano in difficoltà a causa di uno strano blackout che si sta verificando in città. Nonostante Amanda sia molto diffidente Clay decide di fidarsi e permette loro di restare per la notte. Con il passare dei giorni iniziano a verificarsi dei fenomeni strani e incomprensibili anche perché, senza collegamento internet e segnale televisivo, non è possibile reperire informazioni e capire cosa sta accadendo in città e nel resto del mondo.

Questo forzato isolamento dal mondo esterno porta i protagonisti a interagire soltanto tra di loro o quasi ma permette, seppur in un piccolo microcosmo, di analizzare in modo interessante alcuni aspetti problematici del mondo moderno in particolare i rapporti umani e la dipendenza dalla tecnologia.

Nonostante questo film non contenga tutte le risposte, aiuta a porsi le domande giuste e ad arrivare alle proprie conclusioni e valutazioni.

Un valore aggiunto è che, nonostante possa esser considerato un film post-apocalittico”, il film è visivamente molto bello soprattutto per quanto riguarda le ambientazioni all’interno della casa. Potrebbe anche essere scelta voluta per collocare anche visivamente i protagonisti in un certo status sociale medio/alto e rappresentare l’americano medio che ha accesso alle tecnologie all’avanguardia che, da una parte, gli hanno migliorato la vita ma, dall’altra, lo hanno portato a dipendere troppo da essa. Non a caso appena entrano nella casa di villeggiatura la prima cosa a cui pensano e la connessione wifi.

Il film di Sam Esmail con le sue allusioni ad Alfred Hitchcock e i movimenti di macchina di scuola M. Night Shyamalan disorientano lo spettatore e gli provocano un imperdibile senso di terrore. Sam Esmail riempie il film di simbolismi e spunti di riflessione creando una storia intricata e realistica di sopravvivenza, mostrando come la costante divisione negli Usa renderà facile il crollo della nazione quando una minaccia estrema alzerà la testa.

Durante il film vengono diffuse tonnellate di disinformazione, che creano molta confusione nella società. Sembra una nuova versione della circolazione delle fake news che ha recentemente colpito il mondo durante la pandemia, cosa che è stata possibile solo grazie ai recenti progressi tecnologici.

Il film mostra molte sequenze da incubo ma che non sono piene di sangue o di tutto quello che lo spettatore potrebbe aspettarsi di vedere in un tipico film sulla “fine del mondo”. Invece, l’orrore che vediamo in questo film è l’attacco alle cose che usiamo nella nostra vita quotidiana. Una scena raffigura le Tesla che a causa dei blackout impazziscono e si autodistruggono, mentre un’altra vede i personaggi attaccati da un suono misterioso. L’attacco sonoro ricorda tra l’altro la sindrome dell’Avana, avvenuta a Cuba solo pochi anni fa. Questo evento è persino menzionato nel film, dimostrando come durante tutto il film il tentativo del regista di donare una sensazione di vita reale, il che rende il tutto ancora più terrificante.

Il finale che in tanti hanno detestato a me1 è piaciuto tantissimo ed è aperto a molte interpretazioni e se conosci Sam Esmail e “Mr. Robot” sai che puoi aspettarti un finale così inaspettato e aperto a qualsiasi interpretazione. Non per qualche elemento particolare del finale, ma piuttosto perché non è definitivo. Anche in film con finali definitivi sono solo una parte della storia e tutto potrebbe cambiare nella scena successiva che non vedremo.

Chissà, magari potremmo avere un seguito o uno spin-off, tutto è possibile, poiché potremmo vivere gli eventi da un altro luogo come, ad esempio succede nei capitoli di “A Quiet Place”.

“Il mondo dietro di te” per quanto mi riguarda è uno dei migliori film del 2023 e uno dei migliori film mai prodotti da Netflix che richiede attenzione e senso logico di interpretazione per essere capito a pieno.

1 Dani Ironfist

Analisi con spoiler a cura di Frina

Molto spazio viene dato all’analisi dei rapporti interpersonali e di fiducia delle persone.

Amanda, infatti, a causa del suo lavoro, sente sia il bisogno di allontanarsi dalla città per staccare, almeno per qualche giorno, da una sorta di socializzazione forzata la quale la sua professione la costringe e che la rende insofferente nei confronti delle persone. È anche molto diffidente nei confronti del prossimo. Dubita, infatti, anche della vera identità di G. H. Scott. Questo è comprensibile perché non ha mai interagito direttamente con il proprietario durante la fase di prenotazione. Questa è una situazione che ci è molto familiare, quante cose facciamo tramite siti internet o applicazioni con interazioni minime con altri essere umani e senza sapere fino in fondo con chi stiamo interagendo? Si può fare di tutto, dall’ordinare una cena a domicilio all’affittare un appartamento per una breve vacanza. Non serve nemmeno fare i nomi delle applicazioni poiché le consociamo benissimo tutti.

Come già accennato, un altro tema fondamentale, è la dipendenza dalla tecnologia, in particolare dallo smartphone e da internet. Non c’è dubbio che nel mondo odierno non è possibile farne a meno e ha portato indubbi vantaggi e senza connessione saremmo persi e tagliati fuori dal mondo proprio come i nostri protagonisti che non riescono a interpretare le cose insolite che stanno capitando. Però il delegare tutto alla tecnologia ci ha disabituato a cavarcela con i nostri mezzi. Clay, ad esempio, quando esce in macchina per andare in città a cercare informazioni si trova in difficoltà ad orientarsi per la mancanza del GPS.

Emerge inoltre l’importanza dell’informazione e quanto potere possa derivare dal manipolarla o interromperla.  G. H. confessa a Clay che, grazie ad un suo amico molto influente politicamente, potrebbe avere un’idea di quello che sta succedendo e cioè che alcuni non ben precisati (o perlomeno i candidati potrebbero essere molti) paesi nemici dell’America, tramite, da una parte, l’interruzione delle informazioni, dall’altra tramite la disinformazione stanno cercando di attuare un colpo di stato senza troppo sforzo sfruttando il caos che è stato generato nel paese.

Una critica che potrebbe essere fatta a questo film è che, nel finale, molte cose vengono lasciate in sospeso e spiegate solo in parte. Secondo me questo non è un difetto e alla fine non è realmente importante sapere di preciso chi ha fatto piombare la città e in generale gli Stati Uniti nel caos apocalittico. Resta certamente il fatto che gli USA si sono fatti moltissimi nemici e alla fine non importa chi ha deciso di attaccarli, se uno o l’altro o tutti ma il fatto stesso che ci sano tanti possibili candidati (ad esempio sono stati trovati in diverse zone volantini scritti in diverse lingue).Viene evidenziata anche la fragilità del mondo occidentale, moderno e ipertecnologico ma così dipendente dalla tecnologia da essere facilmente vulnerabile a un attacco che utilizza il malfunzionamento della tecnologia e la mancanza di informazioni per mandare il paese nel caos di una guerra civile.

Molto significativo è anche il finale nel quale Rose, la figlia più piccola di Amanda e Clay, si introduce nel bunker della casa dei vicini e tramite una videocassetta riesce finalmente a vedere l’ultima puntata della serie “Friends”. La ragazzina è infatti ossessionata da questa serie e a causa del blackout non era riuscita a vedere l’ultima puntata. Sembra assurdo che la sua preoccupazione sia vedere una serie tv quando il mondo è nel caos? Penso che a volte nella vita, anche se ci illudiamo di avere il pieno controllo, molte cose che ci capitano sono indipendenti dalla nostra volontà. E l’unica cosa che ci rimane e che ci permette di andare avanti e affrontare la realtà sono le piccole cose, le nostre piccole passioni che spesso sono importanti solo per noi e difficili da capire per gli altri.

Alla fine, si può dire che vengono fatte molte domande ma non vengono date tutte le risposte e ciascuno può dare la sua libera interpretazione e trovare lungo il film diversi spunti di riflessione personali.

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