Saint Ange (2004)

Articolo a cura di Dani Ironfist

SAINT ANGE (2004)

Pascal Laugier non ha certo bisogno di tante presentazioni, il regista francese è noto agli appassionati horror per i suoi film di grande impatto emotivo, basta pensare al controverso “Martyrs” o allo psycho/thriller “Ghosthouse – la casa delle bambole”, con nel mezzo l’ottimo thriller “I bambini di Cold Rock”.

Lo stile di Pascal Laugier è di quelli che lasciano il segno, alcune delle sue opere hanno una tale crudeltà che può risultare anche disturbante a seconda della fragilità dello spettatore.

Con il suo esordio del 2004 di cui ha curato anche la sceneggiatura, il regista francese esplora territori soprannaturali strizzando anche l’occhio al cinema nostrano.

Anna è una giovane ragazza incinta, incaricata di fare le pulizie in un orfanotrofio semi abbandonato, il Saint Ange. Anna inizia fin da subito ad avvertire oscure presenze, ben presto si renderà conto che i bambini nell’istituto subivano terribili atrocità.

Chi si avvicina per la prima volta a questo film dopo aver visto e amato “Martyrs” probabilmente ne rimarrà deluso, il regista francese con “Saint Ange” dirige un horror d’atmosfera in cui la lentezza è forse il difetto più marcato in un film in cui viene dato più spazio all’aspetto visivo, curato comunque nei minimi dettagli. “Saint Ange” soffre un pò in fase di sceneggiatura con una storia che stenta a decollare e che a tratti può anche risultare noiosa.

Pascal Laugier cade così nel tranello che contraddistingue molti registi al loro esordio, ovvero quello di voler per forza inserire tutta “l’artisticità” e il bagaglio culturale di cui è conoscenza, situazione questa che molto spesso penalizza le opere d’esordio.

Il film ha comunque tanti pregi, una regia autoriale con numerosi movimenti di macchina riescono a creare quell’atmosfera classica dei film che trattano il tema del soprannaturale facendo aumentare la tensione e inserendo ogni tanto qualche jumpscare ma senza che questi risultino fastidiosi nel contesto del film.

Nonostante i fantasmi abbiano un ruolo chiave nella storia, il film parla per lo più di due ragazze molto disturbate e dello stress causato da tutti i fenomeni soprannaturali che si verificano intorno a loro.

Sono molti i richiami al cinema italiano, infatti si avvertono molto le atmosfere classiche dei primi horror argentiani, su tutti “Suspiria”, regalandoci delle sequenze da brivido coadiuvate da una bellissima colonna sonora composta da Joseph LoDuca.

Molto brave in parte le due protagoniste Lou Doillon e Virginie Ledoyen nei ruoli di Judith e Anna, soprattutto Virginie che risulta molto convincente nella sua parte. Nel cast anche una vecchia e cara conoscenza del cinema italiano, nel ruolo della padrona della villa troviamo infatti Catriona MacColl, indimenticabile protagonista della “Trilogia della morte” di Lucio Fulci.

Pascal Laugier dimostra in ogni caso di avere del grande talento che si confermerà negli anni successivi e nonostante “Saint Ange” non brilli di originalità in fase di scrittura è un ottimo film, affascinante e che inquieta in molti punti.

Il film dopo molti anni è di nuovo disponibile in Italia in dvd e blu-ray grazie a Digitmovies con molti contenuti extra, tra i quali segnaliamo una interessante intervista al regista Pascal Laugier.