Come una crisalide (2009)

COME UNA CRISALIDE (2009)

“Come una crisalide” è un film scritto e diretto da Luigi Pastore, qui al debutto anche come produttore, nonché ideatore e direttore artistico dell’Italian horror fest, che, dal 2010, si svolge ogni anno in provincia di Roma.
Sinossi: Dopo una seduta analitica, una psicologa consiglia al suo paziente un ricovero in una clinica specializzata. Questa decisione scatenerà la follia omicida di questo misterioso individuo. L’abbandono sarà il fulcro della sua furia omicida con il quale si porterà dietro una lunga scia di sangue accompagnato dalla sua videocamera con la quale riprende i suoi stati d’animo, ma il casuale incontro con Lisa darà ancora un filo di speranza e amore nella sua vita.

Un film indipendente realizzato con un badget di appena 30000 euro scritto e sceneggiato da Luigi Pastore e Antonio Tentori con la partecipazione, per gli effetti speciali, di Sergio Stivaletti e dei Daemonia di Claudio Simonetti autori della colonna sonora. I Daemonia, tra l’altro, fanno la loro apparizione durante una scena girata in un locale.
Il film funziona bene con un’ottima regia e fotografia, le scene degli omicidi sono spietate e tutte ben girate. Il film crea atmosfere che ricordano molto i primi lavori del maestro Dario Argento, il quale, tra l’altro, si è espresso con parere molto positivo verso questa pellicola.

Curiosità: quasi tutto il cast è stato scelto tramite internet dando così la possibilità a molti ragazzi di poter lavorare per la prima volta sul set.
Nella sezione extra del dvd è presente un bellissimo documentario che spiega la realizzazione di questa pellicola con interviste e tanto altro.

In conclusione: “Come una crisalide” segna un ottimo debutto del regista Luigi Pastore, il quale dimostra con questa sua prima opera devozione e passione per il genere horror con molte idee interessanti anche per il futuro.

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Pubblicato in origine su facebook il 15 novembre 2020

Suspiria (2018)

SUSPIRIA (2018)

Ammetto che quando è stato annunciato questo film di Luca Guadagnino ero molto scettico per due motivi, uno perché il regista in questione veniva da filmetti scarsi tipo “Melissa P”, due perché il “Suspiria” di Dario Argento è per me un capolavoro impossibile da eguagliare.


Invece il buon Luca che fa? Ci regala un film stratosferico e dal film di Dario Argento ne prende solo il soggetto.
La storia vede protagonista Susie Bannon (interpretata da un’ottima Dakota Johnson) che si trasferisce a Berlino nella famosa scuola di ballo Markos Tanz durante “l’autunno tedesco”, un periodo storico funestato da attentati terroristici.

Susie, dotata di grande talento, riesce da subito ad attirare l’attenzione di Madame Blanc (interpretata da un’eccezionale Tilda Swinton) ma ben presto si accorgerà che la scuola nasconde una congrega di streghe devote a Helena Markos, una delle tre madri, ovvero Mater Suspiriorum.

Il film, diviso in sette atti, risulta fin da subito diretto con maestria e la fotografia cupa rende al meglio le atmosfere che pervadono tutto il film rendendolo potente e incredibile a livello visivo.
Tutti gli attori si immedesimano nelle loro parti in maniera eccezionale e grazie anche alla splendida colonna sonora di Thom York, il film non annoia mai durante i sette atti sfociando nel finale in un tripudio di splatter e malvagità.
Nel cast troviamo tra l’altro anche Jessica Harper, indimenticabile protagonista del “Suspiria” argentiano.
In conclusione Luca Guadagnino sorprende tutti e ci regala uno dei migliori film degli ultimi 20 anni, senza se e senza ma.

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Pubblicato in origine su facebook il 26 settembre 2020

Rabbia furiosa (2018)

RABBIA FURIOSA – ER CANARO (2018)

“Rabbia furiosa” è il terzo film di Sergio Stivaletti, noto ai più come truccatore ed effettista (tra le sue collaborazioni più note ricordiamo: “Phenomena”, “Demoni e Demoni 2”, “Dellamorte dellamore”, “Il cartaio” e “Non ho sonno”).

Il film è ispirato alla storia vera del delitto del canaro, avvenuto a Roma nel 1988.
Fabio (detto “Er Canaro”), uomo mite e gentile, esce dal carcere dopo aver scontato una pena al posto del suo amico Claudio, ex pugile e delinquente di piccolo calibro che punta a diventare il boss del quartiere. Claudio si occupa di vari traffici e di combattimenti clandestini tra cani rivolgendosi sempre al suo amico Fabio, che gestisce una toilette per cani, ogni qual volta un cane si ferisce. Ma la loro amicizia prenderà una brutta piega quando Fabio si stancherà dei continui soprusi di Claudio e la sua banda.

Uscito praticamente in contemporanea con “Dogman” di Matteo Garrone (anche questo ispirato al delitto del canaro) si differenzia comunque per la sua vena più horror. Gli effetti speciali di Sergio Stivaletti funzionano e sono strepitosi, gli ultimi venti minuti sono un tripudio di splatter e il sangue scorre a fiumi.
Mi sono piaciute molto le interpretazioni di Riccardo De Filippis nel ruolo del canaro e di Romina Mondello nel ruolo della moglie, davvero brava e perfettamente immersa nel suo ruolo.
Va detto però che il film soffre un po’ per l’eccessiva lunghezza soprattutto nella parte centrale dove alcuni dialoghi non sono proprio convincenti. Ma Sergio Stivaletti fa il suo e il film è comunque bello e godibile con regia, montaggio e fotografia a buoni livelli.
In rete ho letto molti paragoni con il film di Garrone, grave errore a mio parere, visto che “Dogman” è stato realizzato con budget molto più elevato di “Rabbia furiosa”, non dimentichiamoci che questo è cinema indipendente.
In conclusione: un film non perfetto in alcuni frangenti ma che mi ha appassionato, mi è piaciuto molto e che merita di essere visto e sostenuto, come del resto tutto il cinema indipendente italiano. 

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Pubblicato in origine su facebook il 28 dicembre 2020

Shadow (2009)

Pubblicato in origine su facebook il 6 gennaio 2020

SHADOW (2009)

Nonostante i Tiromancino sono lontani anni luce dai miei gusti musicali sto apprezzato molto Federico Zampaglione come regista. Dopo aver visto l’ottimo “Tulpa – perdizioni mortali” e i due corti “Bianca” e “Bianca fase 2”, girati durante la quarantena, ho da subito notato il suo grande talento. Dopo essere riuscito a mettere le mani su questo “Shadow – L’ombra” non posso che confermare la mia opinione. Zampaglione con questo film tira fuori tutto il suo amore per il cinema horror e in particolare per i grandi maestri del genere come Dario Argento, Lucio Fulci e Tobe Hooper su tutti.

Il film racconta la storia di David, un giovane soldato reduce dalla guerra in Iraq. David, per rifarsi una vita, intraprende un viaggio in mountain bike in centro Europa, in particolare sulle alpi. Durante il viaggio conosce Angeline ma i due saranno presto braccati prima da due cacciatori fuori di testa e poi da una misteriosa persona che vive isolata tra le montagne nebbiose. L’incontro avvenuto con questa persona sarà l’inizio di un incubo per tutti.

Il film inizia subito con immagini mozzafiato, riprese dall’alto con campi di immagine molto larghi che danno l’idea dello spettacolo che offre la natura in contesti come questi. Regia e montaggio sono superbi, una grande sceneggiatura riesce a trasmettere ansia e inquietudine coadiuvata da una fotografia eccellente che mette in risalto la bellezza di questa pellicola e ci fa addentrare nelle foreste nebbiose in alta quota.
In conclusione: un film meraviglioso e premiato in molti festival nel mondo e che annovera Federico Zampaglione tra i migliori registi italiani del momento. Avanti così che il cinema di genere italiano può rinascere grazie ai nostri talenti del momento.
Un film assolutamente da vedere e sostenere, disponibile in dvd/bluray distribuito dalla CG Entertainment per la collana Cinekult.

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Pubblicato in origine su facebook il 6 gennaio 2020