Hereditary – Le radici del male (2018)

Hereditary – La radici del male (2018)

Non so davvero da dove iniziare per descrivere questo incredibile film diretto da Ari Aster.
Quello che lo distingue da altre pellicole a tema entità demoniache è l’originalità della sceneggiatura. Se nella storia del cinema horror i numerosi film con queste tematiche erano in maggioranza storie di esorcismi qui è tutto l’incontrario.

Certo, le tematiche più o meno sono le stesse con una famiglia che viene colpita da una terribile maledizione (non aggiungo altro per evitare spoiler visto che il film è di recente produzione), ma qui siamo di fronte ad un film girato benissimo, con una fotografia eccezionale e un cast stellare: Toni Collette, Ann Dowd e i giovani Milly Shapiro e Alex Wolff.
Un film ad effetto che vi lascerà angoscia per tutta la durata e per questo vi consiglio di vederlo con grande attenzione senza distrazioni visto che durante tutta la durata ci sono richiami a quello che accadrà in seguito con colpi di scena che vi faranno saltare dalla sedia.
In conclusione, esordio fotonico per Ari Aster, che prima di questo si era dedicato ad una serie di cortometraggi in cui i temi riguardavano i problemi sociali e la famiglia, e da qui si nota che aveva già un’idea di quello che voleva creare.
Ma Ari Aster si supererà un anno dopo con “Midsommar”, ma di questo parleremo un’altra volta.
“Hereditary” è un film che entra nella storia e consegna alla settima arte un nuovo grande talento.

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Recensione pubblicata in origine su facebook il 26 agosto 2020