Editoriale | Robert Eggers e Ari Aster: due talenti a confronto

ROBERT EGGERS /ARI ASTER (Due talenti a confronto)

La visione del nuovo fantastico film di Robert Eggers, “The lighthouse”, mi ha spinto a buttare giù due righe su due giovani registi che negli ultimi anni si stanno facendo strada nella settima arte, due registi per certi versi innovativi che a mio parere stanno portando una ventata di aria fresca nel cinema odierno.
Nel 2015 Robert Eggers esordisce con “The VVitch” un film cupo ambientato nella New England del ‘600 tra stregoneria ed entità demoniache, girato con attori praticamente sconosciuti, che colpisce soprattutto per la splendida prova degli attori, una fotografia cupa con colori che tendono al marrone e una regia efficace. Un film che inquieta e mette ansia in ogni particolare.
Nel 2019 doveva uscire nelle sale la sua seconda opera “The lighthouse” (proiettato in Italia solo e in esclusiva al Fi-Pi-Li horror festival a Livorno), ma a causa del covid è uscito direttamente in home video.
Ancora una volta Robert Eggers da sfoggio a tutto il suo talento spiazzando pubblico e critica girando un film in bianco e nero e in formato 4:3. Anche qui il risultato è un capolavoro unico che scava nell’animo dei due personaggi guardiani di un faro su un’isola. Dialoghi stupendi e una fotografia ancora una volta di grandissimo livello.
Ari Aster firma il suo esordio nel 2018 con “Hereditary – Le radici del male” (nb: Se vuoi saperne di più c’è una mia recensione su questa pagina), uno dei migliori horror usciti negli ultimi 20 anni con Toni Colette sugli scudi per la sua interpretazione, davvero intensa. Colpi di scena e una gran regia per un film che mette ansia per tutta la sua durata.
Ari Aster si supera un anno dopo con un horror innovativo girato al 90% alla luce del sole, sto parlando di “Midsommar – Il villaggio dei dannati”. Un film magnifico e grottesco che lascia a bocca aperta per la spettacolare fotografia. Dopo “Hereditary” il cinismo del regista in questo film diventa ancora più marcato e atroce, dando vita ad un’opera monumentale tra acidi, droghe e riti pagani. Un film che ha fatto chiacchierare molto dividendo il pubblico. Io sono dalla parte che lo adora e lo reputa uno dei migliori film della storia del cinema.
Per quanto mi riguarda due registi incredibili che in cinque anni ci hanno regalato 4 tra i migliori horror realizzati negli ultimi 30 anni, riportando finalmente il genere a grandi livelli, cosa pazzesca se si pensa che siamo in un periodo dove a farla da padrone sono case infestate, bambole, suore demoniache e jumpscare buttati a caso.
Ed è proprio notizia di questi giorni che Ari Aster sta lavorano al suo terzo film in trattativa con Joaquin Phoneix attore protagonista!

Robert Eggers: The VVitch (2015) / The Lighthouse (2020)
Ari Aster: Hereditary – La radici del male (2018) / Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019)

Pubblicato in origine su facebook il 29 novembre 2020