65 – Fuga dalla terra (2023)

Articolo a cura di Dani Ironfist

65 – FUGA DALLA TERRA (2023)

Hollywood ormai è talmente ossessionata dai film catastrofici in cui il mondo è alla deriva da risultare in molti casi banale e del tutto privo di senso.

E’anche il caso di “65 – Fuga dalla terra”, fanta-action diretto dalla coppia di registi Scott Beck e Bryan Woods e interpretato da Adam Driver.

Il pilota e astronauta Mills deve compiere una missione spaziale per guadagnare i soldi necessari per curare sua figlia. Durante il viaggio di ritorno verso il pianeta Somaris l’astronave viene colpita da una massa di asteroidi e precipita in un pianeta inesplorato. Il pianeta non è altro che la terra 65 milioni di anni fa dominata dai dinosauri agli ultimi giorni della loro esistenza. Mills insieme a Koa, una ragazzina orfana, dovrà combattere contro orde di mostri per tornare sul suo pianeta.

Per quanto riguarda la trama, il film non offre molte novità oltre al fatto che è basato 65 milioni di anni fa e che gli umani sono in realtà alieni provenienti da un altro pianeta.

Nel loro debutto alla regia, Scott Beck e Bryan Woods (gli autori di “A Quiet Place”) mantengono le cose semplici con i nostri che, lungo il percorso, dovranno affrontare vari ostacoli da superare: frane, geyser di vapore, sabbie mobili e (ovviamente) dinosauri. Con una sottotrama che ricorda, a grandi linee, “Aliens – scontro finale”, ci mancava Adam Driver che pronunciava la celeberrima frase esclamata da Ripley nel film di James Cameron: “Sta lontano da lei, maledetta!”.

“65 – Fuga dalla terra” per certi aspetti è interessante in quanto presenta una visita di alieni umani nelle ultime ore del periodo del Cretaceo aprendo una finestra sul mondo dei dinosauri nell’ultimo giorno della loro esistenza. Questo però non basta a tenere su una sceneggiatura che non decolla e non riesce a coinvolgere lo spettatore.

Il film cerca anche di costruire una componente emotiva nella relazione tra Mills e Koa attraverso flashback con le immagini di sua figlia ma a causa della poca durata del film non viene approfondita e non c’è tempo perché fiorisca e il tutto risulta molto affrettato.

Si potrebbe anche valutare il fatto che “65 – Fuga dalla terra” sia un buon tentativo di tornare alla fantascienza degli anni ’20/30, dopo tutto anche in “King Kong” nella prima parte gli esploratori vagavano in una giungla preistorica incontrando dinosauri. Ma se “65 – Fuga dalla terra” ha dalla sua una tecnologia moderna il film non risulta sofisticato come i film di Willis O’ Brien e si salva a livello tecnico solo per la splendida fotografia di Salvatore Totino.

Adam Driver e Ariana Greenblatt offrono due prove convincenti, soprattutto Ariana che pur senza dialoghi ci fa percepire tutto il suo dolore per la scomparsa dei suoi genitori in una sceneggiatura scritta in modo troppo approssimativo e di conseguenza non basta a far decollare il film che ha un buon potenziale ma non sfruttato a dovere.

La scelta di tenere il mostro gigante per il finale risulta del tutto sconclusionata proprio a causa della poca durata del film. Avrebbe potuto funzionare solo nel caso ci fosse stato più tempo per descriverlo prima di dargli un’intera sequenza insieme al protagonista, così risulta solo uno dei tanti mostri che popolano il film.

Se nel secolo scorso zio Spielberg ci aveva fatto stropicciare gli occhi davanti ai favolosi effetti speciali di “Jurassic Park” non si può dire lo stesso in questo film, è vero che nel classico di Spielberg dietro agli effetti speciali c’era un mago come Phil Tippett ma nel 2023 a ben 30 anni di distanza non si capisce come sia possibile un CGI così dannatamente mediocre, tenendo conto anche del budget più cospicuo a disposizione rispetto a 30 anni fa.

Peccato, un’occasione sprecata in un film che aveva del potenziale e che invece raggiunge la sufficienza grazie agli attori e poco altro.

Beyond the horror è un blog per chi ama il cinema con grande rispetto verso i nostri followers e sostenitori, seguiamo spesso festival, cineforum, rassegne e molto altro con lo scopo di divulgare la cultura e i valori della settima arte. Se ti piace il nostro lavoro unisciti agli amici di Beyond the horror.

© Beyond the Horror Blog 2023