Margini (2022)

Articolo a cura di Dani Ironfist

MARGINI (2022)

“Margini” è un film del 2022 diretto da Niccolò Falsetti (al suo debutto alla regia) e Francesco Turbanti con la sceneggiatura scritta insieme dallo stesso Turbanti e Tommaso Renzoni.

Prodotto dai Manetti Bros è stato presentato in concorso alla Settimana internazionale della critica della 79ª Mostra del cinema di Venezia, dove si è aggiudicato il premio del pubblico “Margini” ha ricevuto anche due candidature ai David Di Donatello 2023 per miglior regista esordiente a Niccolò Falsetti e migliore canzone originale a La palude di Niccolò Falsetti, Giacomo Pieri, Alessio Ricciotti e Francesco Turbanti.

Il film racconta la storia di tre inossidabili amici che vivono a Grosseto e i quali hanno un band punk che si chiama “Wait for Nothing” girando per la provincia suonando tra sagre di paese e feste dell’Unità.

Lo skinhead disoccupato Michele (Francesco Turbanti), sposato con Margherita (Silvia D’amico), cassiera al supermercato, ha una figlia piccola, Alice, con la quale ama condividere la sua passione per la musica; Edoardo lavora controvoglia per il locale disco “Sala Eden” gestito dal compagno della madre, mentre Iacopo, è di una ricca famiglia borghese, studia violoncello e sta aspettando la chiamata per suonare nel tour francese di Daniel Barenboim.

Un giorno vengono notati e saranno chiamati come special guest di supporto ai “The Defense” a Bologna, una famosa band hadrcore americana. Pochi giorni prima però il concerto viene annullato ma i ragazzi non si danno per persi e se loro non possono suonare a Bologna saranno i “The Defense” a suonare a Grosseto. I tre ragazzi cercheranno in tutti i modi di organizzare il concerto ma non sarà facile come pensano e dovranno scontrarsi contro la borghesia e l’ignoranza che pervade in città.

Si parte subito a bomba con i titoli di testa accompagnati da “Brucia di vita”, storico pezzo dei Negazione e già da qui capiamo che siamo al cospetto di un film che si differenzia molto dalle recenti produzioni legate alla musica rock nel cinema.

Questo perché Niccolò Falsetti non dà molto spazio alla musica suonata ma mette in risalto i rapporti dei ragazzi e i numerosi scontri con l’ipocrisia e il bigottismo dilagante della città.

I Wait For Nothing vengono infatti ripresi solo in un paio di occasioni, durante le prove e durante una esibizione ad una festa della città. In entrambe le occasioni verranno interrotti per il troppo “rumore”, in particolare in modo molto goffo dal presentatore della festa cittadina che dona alla band delle cartelle per la tombolata maremmana.

Da qui in poi non ci sarà più occasione di vederli suonare sul palco.

Ma quello che aleggia per tutto il film è la sensazione che ci sia un aspetto molto marcato di autobiografia in tutto questo. Questa sensazione la si nota soprattutto nel fatto che è molto facile immedesimarsi nei protagonisti se siamo dei veri appassionati di un certo tipo di musica. Difatti il regista Niccolò Falsetti è anche membro dei PEGS, band hardcore/punk di Grosseto attiva dal 2005 che è riuscita a portare a Grosseto i Madball, storica band hardcore di New York.

A tal proposito nella prima scena vedremo i Wait For Nothing suonare “La Palude”, un pezzo degli stessi PEGS.

“Margini” però, non è solo la trasposizione di un vissuto personale il suo valore risiede nella maniera onesta con cui riesce a descrivere il malessere in cui ogni giovane anticonformista si è trovato a combattere nella propria vita.

“Siamo a due ore da tutto” si lamentano spesso durante il film i giovani protagonisti, due ore da tutto quello che desiderano e bramano di diventare arrivando perfino ad entrare in collisione anche con loro stessi.

I tre ragazzi hanno una grande passione per la musica ma peccano un po’ di ingenuità cercando di fare qualcosa senza averne i mezzi specialmente in un contesto culturale che da loro scarso supporto perché non in grado di capire la sottocultura hardcore/punk. In tutto questo però spiccano due volti femminili che avranno un ruolo fondamentale, Valentina Carnelutti interpreta la madre di Edoardo e Silvia D’amico che interpreta la compagna di Michele, due donne che nonostante la differenza di età saranno sempre al loro fianco nonostante tutte le difficoltà e l’ostilità di un mondo ingrato verso i ragazzi.

Ci si diverte, si ride grazie anche alla bravura di questi giovani attori perché “Margini” è una comedy che intrattiene dall’inizio alla fine con ottimi dialoghi e delle battute eccellenti. Allo stesso tempo fa riflettere sulla situazione degli ambienti musicali alternativi.

Meraviglioso il finale con i nostri protagonisti che si ritrovano a cantare a squarciagola in auto “Se bruciasse la città”.

In conclusione “Margini” è un’opera che può riportare in auge un filone cinematografico che era andato ormai disperso grazie alla sua spontaneità e una grande passione per la musica e il cinema che si nota in ogni fotogramma del film.

Una produzione indipendente assolutamente da vedere e sostenere!

Il film è acquistabile sul sito di CG Entertainment in Dvd e Blu-ray


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