Patrick: Evil Awakens (2013)

Articolo a cura di The Crystal Lake Girl

Patrick: Evil Awakens (2013)

Oggi vi parlo di una visione dovuta che avrei dovuto fare già da tempo: si tratta del remake di “Patrick”, film del 1978, una piccola gemma di quegli anni.

Sarò breve, perchè in realtà non c’è moltissimo da dire, ma ci può stare come suggerimento allavisone. Se non avete grosse pretese.

Kathy è un’infermiera separata che per rifarsi una vita si fa assumere alla clinica gestita dal dottor Roget. Il posto è particolare in quanto i pazienti sono tutti praticamente in coma irreversibile.

Kathy si deve occupare in particolare di Patrick, un paziente che Roger tiene isolato dagli altri e al quale somministra sedute di elettroshock e farmaci sperimentali per tentare di riportarlo in vita. Kathy è inorridita e si rivolge a Brian, uno psichiatra che ha conosciuto e col quale ha una specie di relazione. Intanto arriva anche Ed, ex marito di Kathy, che vuole chiarire la loro situazione.

Iniziano però ad accadere fatti strani ed incidenti, anche mortali, a chi sta intorno a Kathy, e lei presto intuisce che il responsabile è Patrick. Tutti gli esperimenti hanno risvegliato in lui il sesto senso, ed ora, grazie a questo riesce telepaticamente a fare un sacco di cose. Inizia a comunicare con Kathy anche, svelando la sua malvagità. Chiunque tenti di fermarlo muore e Kathy alla fine sarà messa a dura prova e dovrà scegliere.

Non vado oltre perché se non conoscete la storia è cosa giusta lasciarvi la facoltà di scoprire come va a finire. Diretto da Mark Hartley, questo remake è la copia carbone dell’originale, poco viene modificato rispetto al film originale. Il tutto viene adattato ovviamente ai giorni nostri.

L’inizio, e fino ai primi 40 minuti, fa ben sperare. E anche l’ambientazione gotica, che nel film originale non c’è, è comunque apprezzabile. La tensione è abbastanza buona e tutto sembra funzionare.

Il problema, secondo me, si presenta nella messa in scena degli incidenti causati da Patrick. Ok il fatto che nel ’78 c’era un modo diverso di curare gli effetti speciali, sicuramente l’idea era di modernizzare i poteri telecinetici di Patrick, ma non sempre questo tipo di operazione va a buon fine. Qualcosa va bene ma altro sfugge evidentemente di mano, creando una situazione alla “Final destination” che forse è un tantino esagerata. O almeno a me lo è sembrata.

Il resto funziona abbastanza bene, i personaggi sono ben caratterizzati, e il tutto fila comunque.  Tuttavia c’è una piccola caduta di stile, sempre a mio avviso, verso il finale che non fa affatto bene alla pellicola.

In conclusione: ci sono delle buone premesse, che però non permettono al film di eccellere né di distinguersi dalla massa. Il che è un peccato perchè il potenziale c’è, ma è stato probabilmente gestito male. E’ comunque un prodotto degno e sicuramente consigliabile.

Non posso comunque non consigliarvi di recuperare l’originale perché merita davvero molto.


Beyond the horror è un blog per chi ama il cinema con grande rispetto verso i nostri followers e sostenitori, seguiamo spesso festival, cineforum, rassegne e molto altro con lo scopo di divulgare la cultura e i valori della settima arte. Se ti piace il nostro lavoro unisciti agli amici di Beyond the horror.

© Beyond the Horror Blog 2023