Tony (2009)

Articolo a cura di The Crystal Lake Girl

TONY (2009)

Il disagio sociale, la solitudine e la mancanza di reagire possono portare una persona a diventare un serial killer?

Gerard Johnson é un regista britannico con all’attivo solo 3 film. Ama portare in scena la violenza e metterci a “nostro disagio” con una cattiveria che dovrebbe non passare inosservata. Del resto, quando ciò che ci viene proposto è palesemente un fatto che potrebbe tranquillamente accadere anche a noi, la cosa ci colpisce ancora di più. Ci entra dentro e ci lascia dei segni che difficilmente andranno via velocemente.

Questo suo primo film, lungometraggio del 2009 di un suo precedente corto, è l’esordio perfetto per una carriera che pare sia, seppur di nicchia, assolutamente ottima.

Tony è un uomo all’apparenza mite e molto solo. Un emarginato che vive in un enorme palazzone nella periferia di Londra. Una zona non troppo elegante, molto lontana dai quartieri scintillanti e alla moda. Vive del sussidio statale da ormai 20 anni, e la sua giornata sembra impegnata a cercare il contatto con qualcuno, a fare amicizia, in qualsiasi modo possibile.

Purtroppo, in alcuni casi, chi va a casa con Tony, o ci capita per caso, non esce più. L’uomo li uccide, li fa a pezzi e li getta poi nel fiume divisi in sacchetti di plastica.

Il film che si ispirerebbe ad un vero serial killer scozzese è fortemente incentrato sulla vita dell’uomo. Sui soprusi e le ingiustizie che vive ogni giorno, che sicuramente sono un fattore primario dei suoi comportamenti.

È talmente invisibile che, anche quando sembra si possa scoprire la sua vera natura, il tutto cade, e l’uomo torna, alla sua monotona e orribile vita.

Un drama horror che non lesina sulla violenza, le scene di omicidio sono comunque efferate, ma molto distanti da ciò che Johnson vuole comunicare.

È più un viaggio dentro ad un uomo buono, che disperatamente cerca di vivere una vita per lui difficile e sola. Perché Tony si considera buono, non si considera un criminale. Ma sa benissimo di essere una nullità.

In definitiva se amate la mescolanza tra drama, e horror psicologico con dei begli omicidi credo sia doveroso metterlo in lista.


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