Studio 666 (2022)

Articolo a cura di Dani Ironfist

STUDIO 666 (2022)

Dite la verità, quante band in studio hanno sognato o immaginato di decapitare i propri compagni di band con un piatto da batteria? Non vi preoccupate, Dave Grohl e i Foo Fighters con “Studio 666” hanno trasformato i vostri sogni in realtà cinematografica.

Dopo aver diretto due documentari, “Sound city” (2013) e “Sonic Highways” (2014), Dave Grohl si scatena in questa horror comedy diretta da BJ Mc Donnell e interpretata dagli stessi Foo Fighters nel ruolo di loro stessi.

Dopo anni di successi i Foo Fighters iniziano a soffrire di mancanza di ispirazione e grazie al loro manager per ritrovare la creatività persa trovano sistemazione in uno studio di registrazione all’interno di una misteriosa casa dove anni prima c’è stata una mattanza, una band dal nome “Dream Widow” veniva sterminata.

Il nome della band viene preso dal titolo del disco omonimo realizzato da Dave Grohl nel corso del 2021 e “Studio 666” è stato realizzato anche con l’intento di accompagnare con il film l’uscita discografica.

La storia è classica ma “Studio 666” è un horror con alcune trovate ad effetto che vi farà divertire e riportare indietro agli anni 80, durante il film sono infatti molti i riferimenti alle pellicole cult anni 80, da “Morte a 33 giri” a “Rock N’Roll nightmare”.

“Studio 666” è un onesto tributo al cinema horror anni 80 e sono molte le somiglianze con i due “Evil dead 2” di Sam Raimi e come era capitato ad Ash anche il buon Dave Grohl dovrà fare i conti con la potenza malvagia del Necronomicon, eh sì, avete letto bene!

Il film è stato girato interamente nella villa in cui Foo Fighters hanno registrato il loro ultimo album del 2021, “Medicine at midnight”.

 Era facile cadere nella mediocrità, invece il buon Dave ci regala una pellicola che vive praticamente di vita propria tra schizzi di sangue, decapitazioni e quanto altro per la gioia di ogni maniaco dell’horror e, nonostante sia povero a livello di trama, “Studio 666” diverte e fa crescere l’attesa per la carneficina finale bilanciando perfettamente l’horror con la commedia.

Purtroppo si nota chiaramente che i nostri non sono dei veri attori, il loro lato comico lo si intuiva da alcuni video dei Foo Fighters (“Big Me” è un esempio) e il fatto di aver girato molti videoclip li fa sentire a loro agio davanti le telecamere ma la recitazione è chiaramente dilettantistica. Ciò comunque non incide molto sul film ed è proprio Dave Grohl l’unico che riesce a tenere in piedi tutto il film imitando in molti casi Bruce Campbell (“Evil dead 2”).

I Foo Fighters si sono divertiti un sacco nel realizzare “Studio 666” lo si nota e soprattutto sono supportati da una parata di stelle che ogni tanto appaiono in numerosi camei, tra i quali vediamo Kerry King (chitarrista degli Slayer), Lionel Richie, Jeff Garling, Jimmi Simpson, Will Forte, Jenna Ortega e la leggenda dell’horror, John Carpenter che, oltre a comparire in alcune scene, ha composto il tema portante del film.

BJ Mc Donnell dopo l’ottimo “Hatchet III” e alcuni videoclip girati per gli Slayer mette in scena un film che diverte con all’interno scene di puro horror con decapitazioni, squartamenti e torture varie. Questo è “Studio 666”, una spassosa horror comedy che omaggia il cinema horror degli anni ’80 il cui riferimento al secondo capitolo di “Evil dead” (“La casa 2”) di Sam Raimi è costantemente presente durante tutta la durata del film con alcuni camei incredibili che faranno impazzire i fans dei Foo Fighters ma anche di chi come me non ha mai apprezzato la loro proposta musicale, nel secondo caso ad ogni modo godrete nel vedere numerosi demoni che massacrano la band americana.