Blood red sky (2021)

Articolo a cura di Dani Ironfist

BLOOD RED SKY (2021)

“Blood red sky” è un film diretto e co-sceneggiato da Peter Thorwarth, regista tedesco attivo da molti anni nel cinema indipendente in Germania. Il film è prodotto e distribuito in tutto il mondo nel 2021 da Netflix.

Sinossi: un gruppo di terroristi dirotta un volo transatlantico notturno, una donna con una malattia misteriosa dovrà svelare un terribile segreto per proteggere se stessa e suo figlio.

Il sottogenere dei vampiri è un genere che è stato esplorato moltissime volte nell’horror tanto che può risultare un’impresa per chiunque tirare fuori idee originali. Peter Thrwarth in parte ci riesce nonostante “Blood red sky” sia un film abbastanza derivato, difatti non si tratta proprio di cinema vampiresco al 100% ma ne ricalca alcune situazioni.

Il film nella sua prima parte è praticamente un thriller dirottatore che si concentra in particolare sul rapporto tra madre e figlio.

Il film è ambientato quasi del tutto in un aereo e, come la storia del cinema horror insegna, gli spazi ristretti sono spesso risultati ambientazioni vincenti. Basta pensare a “La cosa”, il capolavoro di John Carpenter, o al più recente e di produzione coreana “Train to Busan”.

Di certo non basta questo a rendere un film un ottimo prodotto ma “Blood red sky” possiede comunque dalla sua un ritmo frenetico che ti fa divertire nonostante le grosse lacune che si riscontrano durante il film.

Il problema maggiore che si riscontra durante la visione è la regia poco ispirata non riuscendo quasi mai a procurare brividi allo spettatore con le scene di combattimento che spesso risultano no-sense proprio nei momenti in cui la tensione dovrebbe salire. A questo va aggiunta la durata del film davvero eccessiva per un film del genere che lo fa risultare ripetitivo in molti frangenti.

Questa è principalmente la storia di una madre che cerca in tutti i modi di proteggere suo figlio e per la maggior parte si incentra su cosa è capace di fare un genitore, che nasconde un orribile segreto, per proteggere l’amore della propria vita. La parte più interessante del film è quindi il rapporto tra la madre e il figlio anche se forse è troppo prevalente per essere un thriller vampiresco.

“Blood red sky” manca purtroppo di sostanza perché né i personaggi né i vampiri riescono a far decollare una storia che barcolla a larghi tratti con i vampiri che sembrano più zombi assetati di sangue. 

I protagonisti mancano di caratterizzazione e ciò indebolisce molto la narrazione del film. Tra i peggiori personaggi possiamo notare uno dei cattivi più ridicoli che abbia mai visto.

In conclusione: un film che si lascia vedere senza pretese alcune con una buona idea di base ma con evidenti problemi di sceneggiatura che si sorregge solo grazie alla bravura e all’intensa prova dell’attrice protagonista Peri Baumeister.