Blood hunt (2017)

BLOOD HUNT (2017)

“Blood hunt” è un film indipendente australiano diretto da Sam Curtain e scritto dallo stesso regista in collaborazione con Thomas Roach e Danny Beaton e distribuito in Italia dalla Tetro video distribution.

Il film racconta la storia di una giovane e felice coppia che parte per un tanto desiderato viaggio, durante il viaggio però a causa di un guasto alla macchina s’imbattono in tre individui che li spingeranno in un vortice di violenza e sangue.

Il film è chiaramente ispirato alla pellicola del 2004 “Wolf creek” del regista australiano Greg McLean oltre che al classico film di Meir Zarchi “I spit on your grave” del 1978.

“Blood hunt” è una pellicola low budget che si rifà al filone rape & revenge dove il regista pesca a piene mani tracciandone le classiche linee guida.

Se da una parte la trama è la classica di questo sottogenere, il regista ha dalla sua parte un ottimo gruppo di attori molto credibili nei loro ruoli creando così un’alchimia che rende il film molto convincente confermando che nonostante il basso budget a disposizione con dei giovani talenti si può fare grandi cose e spingersi oltre ogni limite.

I due protagonisti principali interpretati da Dean Kirkright e Kahli Williams risultano molto credibili così come i tre pazzi molto spaventosi e odiosi fin dalla prima apparizione e senza alcun rispetto per la vita umana. Tra inseguimenti di auto, aggressioni sessuali, percosse brutali e accoltellamenti sarà difficile staccare gli occhi dallo schermo.

Una fotografia scarna e sporca rende ancora di più l’idea di quello che il regista vuol fare intendere sulla sofferenza dei nostri protagonisti rendendo il film molto ansiogeno e ricco di tensione, complice anche una colonna sonora ossessiva e martellante.

Per fortuna, nonostante vengano mostrate molta cattiveria e brutalità, la violenza sessuale è al minimo rendendo questo momento del film più sopportabile (ndr: personalmente non sopporto le scene di violenze sessuali sulle donne troppo lunghe).

Nonostante la tematica sa già di rivisto, in “Blood hunt” quello che funziona maggiormente è la regia, il modo in cui la camera da presa si muove in uno stile naturale che ti fa sentire parte di quello che stai guardando dando un aspetto molto realistico al film e facendoti immedesimare nei protagonisti, autori di due prove eccellenti.

“Blood hunt” farà la gioia di chi ama questo sottogenere e di chi ha amato “I spit on your grave” o il più recente “Revenge” del 2018. Sebbene Sam Curtain con “Blood hunt” omaggi le pellicole sopracitate offre anche spunti di originalità che funzionano davvero bene durante tutto l’arco narrativo del film.

In conclusione: “Blood hunt” è un film crudo e violento che offre anche spunti di riflessione e che porterà lo spettatore ad immedesimarsi nei protagonisti, tutto merito come detto di una regia e di un gruppo di attori davvero ottimi.

Un buon debutto quindi per il regista australiano che ci regala un film dai risvolti interessanti e tutt’altro che disprezzabile che lascia  intravedere in Sam Curtain un regista dalle enormi potenzialità.

LInk acquisto Tetro Video

Dani Ironfist