Raw – Una cruda verità (2016)

Articolo a cura di Dani Ironfist

RAW – UNA CRUDA VERITÁ (2016)

Vincitrice della Palma d’oro al festival di Cannes con “Titane”, Julia Ducournau aveva già fatto parlere di sé con il suo debutto del 2016. Presentato anch’esso al festival di Cannes, “Raw” è un meraviglioso film sul cannibalismo urbano che ci racconta la storia di Justine (Garance Marillier) giovane vegetariana costretta a mangiare carne cruda come parte di un rituale di nonnismo universitario, a causa di questo rituale sviluppa un gusto per essa, in particolare per gli umani.

Scritto e diretto da Julia Ducournau, usa la fame sempre crescente della sua protagonista come metafora del risveglio sessuale e del legame familiare. Non è facile parlare di questo film, questo perché è davvero uno di quei film al quale è meglio approcciarsi con una minima conoscenza di quello a cui andremo incontro con la visione. Nel corso degli anni sono girate tante voci su questo film, anche se non si sa se siano tutte vere o no. Ad esempio, quando il film è stato presentato in anteprima al Toronto International film festival nel 2016, numerosi testimoni affermano di aver assistito a molti svenimenti a causa delle scene troppo crude. Inoltre, in madre patria, in alcuni cinema venivano dati in dotazione agli spettatori dei “vomit bags”, si avete letto bene!

Questo film è sicuramente la testimonianza dello stile schietto di Julia Ducournau e della sua grande capacità di raccontare storie con argomenti altamente tabù. ‘Raw’ è un film coraggioso poiché documenta la sessualità femminile e il cannibalismo, rendendolo un film dal ritmo lento ma allo stesso tempo molto avvincente.

Garance Marillier è incredibile nei panni di Justine, una giovane ragazza catapultata in un ambiente caotico e spesso spaventoso con pochissimi amici. L’unica persona a cui può fare affidamento è la sorella Alexia, interpretata da Ella Rumpf, Alexia è all’ultimo anno della facoltà di veterinaria. Determinata e sicura di sé, cercherà in tutti i modi di cambiare lo stile di vita di Justine, incoraggiandola così ad interrompere il suo vegetarianismo e ad assecondare la sua voglia di carne, il rapporto tra le due sorelle diventerà tutt’altro che convenzionale.

La sceneggiatura di Julia Ducournau è piena di questo tipo di riferimenti alla sessualità e l’azione femminile che ricordano molto da vicino “Licantropia Evolution”, il film canadese diretto da John Fawcett nel 2000, Julia Ducournau ha sfruttato in pratica lo stesso territorio ottenendo risultati eccellenti. In effetti, uno dei maggiori punti di forza di “Raw” è la messa in scena e la sceneggiatura per la capacità di bilanciare parti più riflessive con i suoi elementi horror.

Come allegoria della scoperta dell’identità e del potere sessuale delle donne con i primi passi verso l’età adulta, “Raw” è un film unico con totale anarchia.

Il film d’esordio della sceneggiatrice e regista francese Julia Ducournau è un film disgustoso, contorto, ma stranamente potente, in parte film horror e in parte dramma di formazione ed è uno dei film horror più belli usciti negli ultimi anni che farà sicuramente breccia nei cuori degli horrorofili che amano l’horror francese e non solo.

Da non perdere ora che si trova anche nel catalogo di Netflix.

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