Mona Lisa and the Blood Moon (2022)

Articolo a cura di Dani Ironfist

MONA LISA AND THE BLOOD MOON (2021)

“Mona Lisa and the blood moon” un film del 2021 diretto dalla regista di origini iraniane Ana Lily Amirpour, presentato in concorso al festival di Venezia nel 2021.

Ana Lily Amirpour è una regista che si era fatta conoscere con il sorprendente debutto “A Girl Walks Home Alone at Night” (2014) (di cui potete leggere la recensione qui) e per l’ottimo thriller “The Bad Bach” del 2016.

Il film è un fanta-thriller con la storia di Mona Lisa Lee (Jeon Jong-seo), una rifugiata politica della Corea del Nord, rifiutata più volte dall’affidamento viene rinchiusa in un manicomio per adolescenti pericolosi a New Orleans. Caduta in uno stato catatonico si risvegli all’improvviso con dei poteri soprannaturali che la rendono in grando di manipolare la mente degli esseri umani, grazie a questi poteri riesce ad evadere ma si ritrova ingenua letteralmente alla deriva in una città sconosciuta in cui incontra persone che potrebbero essere amiche o nemiche.

Tutti si divertono a sostenere che, se avessero dei superpoteri, li userebbero per combattere il crimine o aiutare i meno fortunati oppure se avessero abilità sovrumane, darebbe la priorità alla protezione delle persone sopra ogni altra cosa. Nella realtà invece la maggior parte delle persone userebbe i poteri solo per se stesso e il suo tornaconto, questo perché viviamo in un mondo individualista e capitalista.

Questo è esattamente ciò che “Mona Lisa and the Blood Moon” esamina e lo fa in modo eccellente.

Seguiamo così le avventure di Mona Lisa tra le strade sporche e illuminate al neon di New Orleans. Ciò che cattura da subito è proprio questo aspetto tecnico con una fotografia eccezionale, d’altro canto stiamo parlando di un direttore della fotografia che corrisponde al nome di Paweł Pogorzelski, collaboratore da sempre di Ari Aster (Midsommar, Hereditary) con le influenze tarantiniane che si fanno sentire marcatamente per lunghi tratti della pellicola.

Sapendo molto poco di questo film sono rimasto molto sorpreso dalla qualità del film che in alcuni tratti mi ha ricordato “Carrie – lo sguardo di Satana”.

Man mano che il film procede, la trama passa in secondo piano e sono i personaggi a prendere il sopravvento sullo spettatore. Nell’universo di Ana Lily Amirpour, nessuno è particolarmente buono o cattivo. Kate Hudson che Craig Robinson sono eccellenti nei rispettivi ruoli; Il carisma di Kate Hudson è descritto attraverso il personaggio di Bonnie Belle, una drogata e spogliarellista in un night club e Craig Robinson, un agente di polizia idealista il cui confronto con i poteri ipnotici della ragazza lo cambieranno per sempre. Al cospetto di questi personaggi chi spicca di più è senz’altro Jun Jong-Seo che interpreta Mona Lisa e il piccolo Evan Whitten nel ruolo di Charlie figlio Bonnie; la loro amicizia avrà un ruolo determinante durante il film.

Seppur lo ritenga un po’ inferiore ai precedenti film, Ana Lily Amirpour dimostra ancora grande padronanza alla regia rendendo questo film una sorta video musicale esteso grazie anche ad una splendida colonna sonora di Daniele Luppi.

“Mona Lisa and the Blood Moon” è una sorta di midnight movie  che sa esattamente di cosa si tratta, non ci sono pretese da “horror elevato” in questa pellicola e il personaggio di Mona Lisa è intelligente, politicamente consapevole e che riafferma il grande talento di Ana Lily  Amirpour, una regista di cui sentiremo ancora parlare in futuro.

Il film è uscito in Italia direttamente in home video e in alcune sale mirate tramite Midnight Factory.


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