I disertori – A Field in England (2013)

Articolo a cura di The Crystal Lake Girl

I DISERTORI -A FIELD IN ENGLAND (2013)

Ben Wheatley è un regista britannico, di quelli che mi piacciono particolarmente per carattere e capacità di tirare fuori cose molto interessanti con pochi mezzi.

Il black humor britannico è poi una delle cose che adoro quindi stiamo a posto. Ben Wheatley non fa solo black comedy. Anzi, sa essere pesante e scioccante quando vuole. Non è proprio questo il caso, ma vi assicuro che sa esserlo.

Oggi vi parlo del suo più controverso e criptico film, una pellicola in costume girata in un elegantissimo bianco e nero, con una fotografia spettacolare, dai risvolti eclettici ma soprattutto psichedelici.

Siamo circa nel 1600 e, durante la guerra civile britannica e 5 personaggi particolari si ritrovano in una serie di situazioni tra il grottesco e l’orrido. Intanto il tutto inizia durante una battaglia molto cruenta. Due soldati e, quello che scopriremo essere l’assistente di un alchimista, si incontrano per caso. Loro fuggono dalla battaglia, lui da un uomo che lo cerca non sicuramente per motivi amichevoli.

I tre iniziano a viaggiare insieme ma vengono catturati da un altro uomo che poi si rivela il tirapiedi di un altro alchimista. Da quel momento inizia un turbine psichedelico di follia.

Un film non di facile comprensione, molto va ricercato, soprattutto alcuni elementi legati alla magia e all’esoterismo. Ben Wheatley poi sceglie, come in altri casi, di non spiegarci tutto, ma di lasciare allo spettatore la libertà di crearsi una sua idea su ciò che vede.

La scelta degli attori è azzeccatissima, Ben Wheatley si avvale di vecchie conoscenze e di caratteristi del cinema britannico che sanno assolutamente il fatto loro.

A partire dal mite Whitehead, interpretato dal comico Reece Shearsmith, famoso per essere uno dei League of gentlemen, fino alla vera e propria “musa” del regista di Brighton, Michael Smiley, con Ben Wheatley già dal suo primo film.

Il mio consiglio è di seguire attentamente tutta la storia è in seguito levarsi i dubbi, se ne avete, e se volete, cercando ciò che sembra troppo criptico. È comunque un viaggio da fare soprattutto godendo della splendida fotografia e delle scene create con cura.

Sicuramente un’ottima sfida per chi ama vedere pellicole non convenzionali.


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