Terrifier 2 (2022)

Articolo a cura di Dani Ironfist

TERRIFIER 2 (2022)

Senza ombra di dubbio “Art the clown” è una delle nuove icone dell’horror contemporaneo, un potenziale che Damien Leone aveva già portato in scena con il primo terrificante capitolo nel 2016 e in alcuni cortometraggi qualche anno prima.

“Terrifier 2” inizia dove finiva il primo capitolo per spostarci poi alla notte di Halloween dell’anno successivo agli avvenimenti del primo film.

Il film è stato accompagnato da una massiccia campagna pubblicitaria in cui venivano descritti malori, vomito e fughe dalle sale degli spettatori oltre oceano, in effetti questo secondo capitolo è pregno di scene terrificanti, da vero mattatoio umano con una cura degli effetti speciali incredibile.

“Art the Clown” nasce dalla mente del regista e sceneggiatore Damien Leone e faceva già la sua comparsa nei primi cortometraggi del regista statunitense.

La prima comparsa di “Art the clown” in un lungometraggio avviene nel secondo episodio del film antologico “All Hallow’s eve” del 2013 dove il malefico clown prende di mira una babysitter che alla fine farà trovare sul letto della camera le teste decapitate dei bambini che stava accudendo.

In questo secondo capitolo “Art the Clown” prende di mira una famiglia e i loro amici dalla quale sembrano provenire le sue origini. E qui sta la differenza sostanziale con il primo film, c’è una trama.

Se nel primo capitolo “Art the Clown” arriva e ammazza tutti in questo capitolo si tenta, a grande linee, di inserire le origini del terrificante Clown.

Tuttavia, “Terrifier” del 2018 rimane a mio avviso un gioiello unico realizzato grazie ad un crowdfunding che ha fatto guadagnare a Damien Leone un piccolo budget di 100.000 dollari. Il film non ha mai avuto un’uscita importante sia in sala che sulle varie piattaforme streaming. Tuttavia, nel corso degli anni, è rimasto molto iconico, sviluppando una fedele fan base grazie in parte alla creazione del personaggio, un personaggio sadico, silenzioso e dalla bocca larga interpretato alla perfezione da David Howard Thornton, arrivando a mio parere a superare di grand lunga il “Pennywise” di Bill Skarsgård.

Con “Terrifier 2” Damien Leone mette in atto un nuovo crowdfunding e questa volta grazie al successo del primo capitolo il budget si fa ancora più cospicuo facendo lezione di tutte le critiche ricevuto sul primo film. La durata passa da 86 minuti a 138, che può sembrare eccessiva per uno slasher movie ma in realtà questo aspetto non pesa per niente e si arriva alla fine senza accorgersene.

“Teriffier 2” funziona alla grande in un modo simile a “La casa 2” di Sam Raimi. È un film che prende ciò che ha funzionato nel primo film, migliora il valore della produzione e la narrazione e reintegra gli elementi soprannaturali dell’originale per arrivare persino ad espandere l’universo di “Terrifier” ed introdurre così una nuova diabolica protagonista femminile.

 “Terrifier 2”, non mi ha fatto vomitare o svenire, ma ha colpito la mia nostalgia del cinema horror, questo perché è un film che si rifà molto al cinema grindhouse degli anni ’70, quando il tutto è stato applicato alle rappresentazioni delle eviscerazioni: “Art the Clown” ha la tendenza a puntare prima sugli occhi delle sue vittime (come non fare in questo caso riferimento a Lucio Fulci?). Per ogni uccisione, “Art the Clown” mette così in scena una performance divertendo con la sua stravaganza e le sue movenze silenziose facendo in modo così da distruggere il corpo delle sue vittime in modo fantasioso e senza esserne mai ripetitivo. Va dato atto alla coppia Leone/Thornton per aver creato un personaggio che a mio avviso diventerà nei prossimi anni un’icona del cinema horror moderno.

È chiaro poi che la pandemia abbia fatto in modo che Damien Leone avesse molto più tempo a disposizione per curare il tutto (ha scritto, diretto, prodotto, montato e realizzato gli effetti pratici del sangue di questa pellicola) sviluppando un bel personaggio per l’attrice Lauren LaVera.

Sienna è sicura ma allo stesso tempo vulnerabile, sopporta così tanto dolore e inflizione da parte di “Art The Clown” ma è intelligente quando deve esserlo mettendo in pratica strategie notevoli, e la sua forza deriva dal suo amore per la famiglia e la protezione del piccolo fratello. Il nuovo arrivato Elliot Fullam che interpreta il fratello Jonathan è un’entrata meravigliosa nel film, poiché il suo personaggio non risulta fastidioso come tanti bambini protagonisti in molti recenti film dell’orrore.

 È giovane ma ha un acuto senso di ciò che sta accadendo ed esibisce la propria forza contro un dolore insopportabile e, essendo il bambino in pericolo, rende più facile per il pubblico fare il tifo per lui sperando che ne esca vivo.

“Terrifier 2” in tutta sostanza non è un capolavoro ma è comunque un deciso passo avanti rispetto al primo capitolo che diverte, terrorizza e farà la gioia di chi ama vedere mattanze, sbudellamenti, amputazioni di vario tipo e sangue come se piovesse.

Dopo la visione in anteprima al Fi Pi Li Horror festival a Livorno ora speriamo in una degna distribuzione di questo film, perché tutti gli appassionati di horror devono conoscere ed ammirare le gesta di uno dei villain più riusciti degli ultimi anni.


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