Men (2022)

Articolo a cura di Dani Ironfist

MEN (2022)

Alex Garland è un regista e sceneggiatore britannico che ho sempre apprezzato per il suo stile di regia, “Ex Machina” (2015) è un film di fantascienza che mi aveva molto colpito per le sue venature thriller riflettendo sul tema dell’intelligenza artificiale. Stessa cosa anche per il successivo “Annientamento”, con il quale fa un deciso passo avanti donandoci una meravigliosa pellicola di fantascienza con sprazzi di horror. Se non avete mai visto questi due film sono entrambi presenti nel catalogo di Netflix. Senza contare la serie tv “Devs” ancora inedita in Italia. Netflix! Cosa aspetti?

Attendevo quindi con molta curiosità questa sua virata totale verso l’horror, anche perché aveva già dimostrato nei precedenti film di saperci fare inserendo squarci di grande horror nei film precedenti.

“Men” a grandi linee racconta la storia di Harper, afflitta dai sensi di colpa in seguito a un evento traumatico, che decide di affittare una casa in un paesino sperduto nella brughiera inglese per ritrovare la serenità e mettersi alle spalle il tutto. In questo paesino incontrerà inquietanti personaggi che vogliono distruggerla mettendo in serio pericolo il suo senso di sicurezza e la sua salute mentale.

Il film inizia in modo abbastanza leggero con il primo incontro. Geoffrey è il padrone di casa della casa di campagna in cui vive Harper, e offre molto valore comico con i suoi modi bizzarri e goffi. Molte delle scene di apertura sono davvero divertenti ma allo stesso tempo inquietanti.

Tuttavia, non ci vuole molto perché il falso senso di sicurezza venga infranto, tra flashback e un viaggio nei boschi in stile “Alice nel Paese delle Meraviglie” Harper si ritroverà rinchiusa in un vortice inquietante fatto di personaggi lugubri ed è qui che si entra nel mood horror di Alex Garland con una grande cura dei dettagli e una fotografia che lasciano a bocca aperta.

Emblematica è la scena nella galleria, mentre lei gioca con il suo eco ci sentiamo al suo fianco nella ricerca della pace interiore. Verrà però bruscamente interrotta da una presenza ambigua.

L’incontro con questi personaggi metterà in percolo l’equilibrio mentale di Harper e man mano con il procedere del film è sempre più difficile distinguere la realtà da ciò che è soltanto immaginato.

Harper viene a contatto con varie figure maschili che non è chiaro se siano reali oppure frutto dell’immaginazione della donna in seguito al trauma del suicidio del marito

Tematica della colpevolizzazione della vittima. Harper subisce violenza da parte del marito che non accettando di essere lasciato minaccia di suicidarsi. Come a volte avviene nella nostra società, dove è la vittima a venire colpevolizzata, il prete ritiene che Harper, per non aver sopportato il cattivo comportamento del marito e mantenuto la tranquillità familiare.

Assistiamo anche la classica situazione in cui chi segnala situazioni di pericolo non viene preso sul serio, i poliziotti, infatti, sottovalutano la minaccia dell’uomo nudo in giardino la cui presenza mette molto in allarme Harper.

Dopo essere esplosa in film come “A proposito di Rose” e “La figlia oscura” Jessie Buckley è diventata rapidamente una delle attrici più richieste d’Europa e guardando “Men” si  può capire perché. Ha una presenza straordinaria, anche per il modo in cui viene ripresa da Alex Garland il quale mette nettamente in evidenza la sua presenza scenica facendoci addentrare dentro la mente di questo meraviglioso personaggio. Non è da meno neanche Rory Kinnear il quale interpreta tutti i personaggi maschili del film, dal padrone di casa all’inquietante ragazzo, e qui va dato atto a Sara Fagan e Nicole Stafford per il lavoro straordinario fatto con il trucco.

Alla fine, “Men” è un film che necessità più di una visione per capirne la profondità anche perché siamo lontani dall’essere un horror mainstream ed è un film che offre un monte di spunti di riflessione con un finale pazzesco che sfocia in un notevole body horror e in un tripudio di effetti speciali curati da David Simpson.

Dopo “Ex Machina” e “Annientamento” Alex Garland fa di nuovo centro e si conferma come uno dei migliori registi attualmente in attività, nonché sceneggiatore di grande livello, basta pensare che ha scritto le sceneggiature di “28 giorni dopo” e “Sunshine” di Danny Boyle oltre a quelle dei suoi film.

Allo stato attuale, “Men” è uno dei migliori film usciti quest’anno e di cui riparleremo nei nostri top & flop di fine anno.


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