Nati morti (2021)

Articolo a cura di Frina

NATI MORTI (2021)

Dopo l’ottimo “Stomach” del 2018, intervallato quest’anno con la collaborazione nel film “Flesh contagium”, Alex Visani torna dietro la macchina da presa con un film indipendente che ci ha letteralmente stupiti.

“Nati morti” racconta la storia di Luna, una giovane dottoressa affascinata da tutto quello che riguarda la morte, che ha lasciato il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla sua grande passione per la Tassidermia. Un giorno, durante una escursione nel bosco, si imbatte in una donna morta e un uomo apparentemente in fin di vita.

Decide così di portarli con sé a casa. Da quel momento la vita di Luna non sarà più la stessa venendo travolta da una spirale di violenza ed orrore che si stringerà intorno alla sua esistenza.

È interessante fare notare che, a differenza della maggior parte dei film a cui siamo abituati, in “Nati morti” è una donna ad avere pulsioni perverse e violente. Solitamente sono le donne ad essere vittime di maniaci, serial killer e psicopatici. Con questo film si mostra che certe perversioni e patologie mentali possono interessare chiunque, uomo o donna che sia.

Un altro aspetto molto interessante è l’evoluzione del rapporto tra Luna e l’uomo: una relazione vittima-carnefice si trasforma in una complicità perversa.

Luna è una persona che vive sola in una casa sperduta, incapace di mantenere delle reazioni normali e sane con le altre persone. Da alcuni dialoghi emerge che molto probabilmente i suoi problemi mentali e relazionali hanno origine nella sua infanzia in particolare da un rapporto anomalo e insano con il padre.

Rispetto al precedente “Stomach”, Alex Visani fa un netto passo avanti e risulta molto più convincente nella messa in scena, soprattutto a livello tecnico con effetti speciali e tecnici efficaci e ben curati, effetti speciali che avranno il loro apice nel malatissimo finale.

“Nati morti” è un film cupo e soffocante che ha il suo punto di forza nella coppia di attori protagonisti Ingrid Monacelli e Lorenzo Lepori perfettamente calati nelle loro parti, soprattutto Ingrid che dona al film una grande prova rendendo il suo personaggio molto inquietante. Non da meno la prova di Lorenzo Lepori che ci ha ormai abituati ai suoi personaggi inquieti e malsani.

Una bella fotografia e un’ottima sceneggiatura fanno di “Nati morti” uno dei migliori film indipendenti usciti quest’anno ed è tanta la passione che trasuda ad ogni fotogramma. Se pensiamo poi che è stato girato in un’unica location, con cinque attori e in piena pandemia ci rendiamo ulteriormente conto del fatto che ci troviamo di fronte ad un film di grande valore.

Nota di merito anche per la splendida colonna sonora curata da Daniele Marinelli che aggiunge ulteriore valore a questa pellicola.

“Nati morti” è un film che meritava una distribuzione più ampia, un vero peccato non aver avuto la possibilità di vederlo in sala.

Il film prodotto da Empire video, Hector Villena Mero e Digitmovies cinema è distribuito in dvd e blu-ray dalla stessa Digitmovies.

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