Il mostro della cripta (2021)

Articolo a cura di Dani Ironfist

IL MOSTRO DELLA CRIPTA (2021)

Dopo l’ottimo debutto del 2017 “The end? L’inferno fuori”, Daniele Misischia torna alla regia cambiando totalmente genere, con questo secondo film “Il mostro della cripta” ci troviamo infatti di fronte a una horror-comedy.

Bobbio, 1988. Mentre sfoglia un fumetto dal titolo “666 cacciatori di Demoni”, un adolescente nerd di nome Giò, che sogna di diventare regista, nota dei parallelismi tra la storia raccontata nel fumetto ed alcuni episodi macabri realmente accaduti nella cittadina in cui vive. Giò ed alcuni amici decidono di indagare per scoprirne di più, sarà solo l’inizio di una serie di mirabolanti avventure che coinvolgeranno i ragazzi e l’autore del fumetto.

Prodotto e sceneggiato dai Manetti Bros, “Il mostro della cripta” è stato presentato in anteprima al festival di Locarno. Il film sorprende per diversi motivi, tra tutti l’aurea revival degli anni ‘80 che pervade in tutto il film. Non è un caso che il film sia ambientato nel 1988, anno in cui usciva “Nightmare 4 – il non risveglio” era il periodo in cui gli italiani potevano godere delle avventure di Dylan Dog. Di lì a poco sarebbe andata in onda in tv la serie televisiva di successo “I racconti della cripta” e un anno dopo arrivava nelle sale “Ritorno al futuro parte 2”, giustamente citato nel film.

Sono molti riferimenti e le citazioni agli anni ‘80 compresa la colonna sonora dove a farla da padrone sono i Blue Oyster Cult con la meravigliosa “Burnin’ for you”.

Daniele Misischia non ha mai nascosto la sua passione per il cinema anni 80 e il fumetto classico riversando il tutto in questo suo secondo film, ritagliandosi anche un piccolo cameo nel ruolo del sacrestano.

Anche se non tutto nel film è perfetto la regia di Daniele Misischia riesce a catturare l’attenzione dello spettatore e farlo divertire per tutta la durata del film, nonostante alcuni piccoli difetti soprattutto nello sviluppo della trama che nel finale risulta meno interessante si tratta comunque di un ottimo prodotto che ha il solo scopo di intrattenere lo spettatore.

In questo riesce molto bene grazie a un ritmo costante e ad un manipolo di giovani attori ai quali farà da supporto il mitico Lillo Petrolo nel ruolo del fumettista.

Ottima e curata la fotografia così come gli effetti speciali curati dal grande Sergio Stivaletti, un film che ci sentiamo di consigliare a tutti ma soprattutto ai nostalgici degli anni 80 i quali non faranno nessuna fatica nel cogliere le numerose citazioni.

Dopo “The end? L’inferno fuori” secondo centro per il regista romano che si conferma uno dei più talentuosi registi italiani attualmente in attività.

Da vedere e sostenere!

Il film è attualmente disponibile su Sky cinema.